AI CONFINI DELLA REALTÀ

 

“C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce; è senza limiti come l’infinito e senza tempo come l’eternità; è la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi Ai confini della realtà”.

Ai confini della realtà (The Twilight Zone) è una serie televisiva trasmessa in diversi periodi dalla televisione americana.

La serie classica, creata da Rod Serling e che vide tra gli sceneggiatori Richard Matheson, Charles Beaumont e Ray Bradbury, andò in onda dal 1959 al 1964, un primo reboot fu trasmesso dal 1985 al 1989, e un secondo è andato in onda tra il 2002 e il 2003. Un terzo reboot della saga è stato trasmesso nel 2019.

La serie si focalizza su storie che narrano delle vite di persone normali che vengono radicalmente cambiate dall’incontro con l'”ignoto”, uno squarcio nella realtà che rende credibile l’impossibile.

Ho raccolto qualche curiosità.

– La serie non aveva un cast fisso, a eccezione di Rod Serling che come presentatore e voce narrante compare in tutti i 156 episodi.

– Il titolo originale della serie, The Twilight Zone, “La zona del crepuscolo”, è un termine col quale U.S. Air Force indica il momento in cui, durante la fase di atterraggio di un aereo, la linea dell’orizzonte scompare sotto il velivolo per un breve istante, lasciando – per un attimo – il pilota senza riferimenti.

– Twilight Zone è anche un brano musicale degli Iron Maiden tratto dall’album Killers.

– Lo show televisivo “Avanzi” prodotto dalla Rai aveva, nelle sue rubriche, uno spazio chiamato “Ai confini della decenza” in cui si parlava di strani eventi e ingiustizie nell’Italia degli anni 90. Un uomo abbastanza simile a Rod Serling introduceva gli episodi e, alla fine, partiva la musica della sigla iniziale seguita da un commento. “Incredibile, eppure reale; assurdo eppure possibile. Come definireste un fatto del genere nel vostro mondo? Qui da noi preferiamo chiamare questa zona… Ai confini della decenza!”

– In Ace Ventura: missione Africa c’è un omaggio alla serie, quando Jim Carrey dice di aver visto un mostro sull’ala dell’aereo, come nell’episodio classico “Incubo a 20.000 piedi”.

– Nel film Jumanji, Alan Parrish si riferisce agli eventi paradossali che stanno avvenendo in città dicendo “Sembra una puntata di Ai confini della realtà”.

– I Simpson hanno reso vari omaggi alla serie, soprattutto negli episodi speciali di Halloween, “La paura fa novanta”.

– Johnny Bravo si è trovato in tre episodi del suo cartone animato nella “Zona dove le cose normali non accadono molto spesso.”

– Nel suo saggio sull’orrore Danse macabre, Stephen King dedica un’intera sezione a parlare della prima serie di “Ai confini della realtà”.
“Di tutti i programmi di ispirazione drammatica mai trasmessi nelle Tv americane, è sicuramente quello che si presta con maggiore difficoltà a una classificazione. Non era un western o un poliziesco (anche se certi episodi erano girati nel West o trattavano di guardie e ladri); non era fantascienza (anche se la guida televisiva lo considerava tale); non era commedia (eppure certi episodi erano divertenti); non trattava dell’occulto (anche se c’erano spesso storie dell’occulto, girate nel singolare modo proprio del programma), non era una trasmissione sul soprannaturale.”

– Nel videogioco Alan Wake vi si potranno accendere dei televisori sparsi in vari livelli dove in onda sarà trasmessa una serie tv chiamata “Night Springs”.

– Il numero sette della serie regolare di Dylan Dog si intitola “La Zona del Crepuscolo”, traduzione letterale del nome della serie televisiva.

fonte: Wiki

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