GLI EFFETTI SPECIALI DI TRON

 

TRON, del 1982, è un affascinante tentativo di esplorazione artistica.

Lisberger ha dichiarato di aver avuto l’ispirazione artistica osservando il videogioco “Pong”.
Il regista era convinto che una rappresentazione in computer graphics “potesse essere molto adatta a portare sul grande schermo le visuali tipiche dei videogiochi e dei calcolatori.”

Solo una minima parte degli effetti speciali è realizzata in CGI.

Si è fatto uso del “matte painting” per la circuiteria incandescente sui costumi; una tecnica che comparve per la prima volta nel film “Missions of California” del 1907 e che consiste nel sovrapporre delle lastre trasparenti – sui cui sono stati disegnati a mano paesaggi o scenari – sulla pellicola.

I computer dell’epoca erano in grado di generare solo immagini statiche e non animazioni: le coordinate di ripresa della sequenza delle lightcycle sono state inserite a mano per ogni singolo fotogramma.

600 coordinate per 4 secondi di film circa.

Un’altra tecnica utilizzata fu la “backlight animation”, in cui ogni fotogramma viene fatto attraversare da una luce filtrata, in modo da creare dei vibranti effetti di luce colorata.

Un lavoro ingegnoso che, anche a distanza di anni, regala molte emozioni.

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