QUALE SCENARIO POST-APOCALITTICO È IL PIÙ REALISTICO?

 

Quale scenario post-apocalittico è il più realistico?

Me lo sono chiesta più volte, alla ricerca di pro e contro di ogni possibile “ambientazione” e penso d’essere arrivata a una conclusione.

Per molto tempo ho pensato a uno scenario simile a quello della saga di Fallout.
Poi ho capito che questa era una visione fin troppo ottimistica.

La verità è che credo finiremmo in un mondo molto simile a quello raccontato da Cormac McCarthy nel suo famoso libro “The Road”.

È un romanzo così pieno di dolore e perdita.
L’ho riletto solo un paio di volte.

Non viene mai specificata la catastrofe che ha piagato “The Road” ma è chiaro che qualcosa sia andato terribilmente storto.

Il mondo sta morendo.

Sì, ci sono alcune bande di cannibali ma nessuna vera riorganizzazione.
La disperazione spinge le persone ad agire nel modo più bestiale solo per soddisfare i loro bisogni primari mentre le radiazioni li consumano.
I rari incontri sono guidati da un senso di paura e forte diffidenza.

Anche l’intero ecosistema è provato: pochi animali, vegetazione scarsa e meteo del tutto instabile.

I personaggi principali, poi, non sono mercenari armati e muscolosi.
È la storia di un padre e un figlio: due persone deboli, malate e affamate.
In un passaggio, l’uomo ricorda di come la sua compagna avrebbe voluto usare la pistola per mettere fine alle loro esistenze senza speranza.

Lo so, questo è molto deprimente ma se si dovesse verificare una catastrofe mondiale, è probabile che diventeremmo dei fragili vagabondi piuttosto che eroi alla ricerca di redenzione.

Immagine: alexandreev on DeviantArt

Leave a Reply

Close