EDITOR – LA QUOTAZIONE

 

Ultimo appuntamento con i post dedicati al mio lavoro di editor.

Oggi parliamo di soldini.
Argomento poco elegante, vero, ma non voglio prendervi in giro: questa è una parte che ha il suo peso.

C’è chi stabilisce un tariffario in base alle cartelle, alla lunghezza del testo o magari al numero di caratteri.
Tutte opzioni valide e rispettabili ma poco praticabili (per me).

Vi faccio un paio di esempi.
Un autore mi propone un romanzo fantasy di 450 pagine. Lo leggo e mi accorgo che c’è qualche refuso, magari alcuni passaggi da risistemare ma tutto il resto funziona bene.
Un altro autore, invece, mi manda un giallo di 100 pagine senza una struttura precisa, con una sintassi discutibile e personaggi stereotipati e incoerenti.
A questo punto è chiaro che il romanzo giallo, anche se più corto rispetto al fantasy, mi toglierà molto più tempo e risorse.

La quotazione quindi è variabile ma va stabilita sempre prima dell’inizio dei lavori, dopo la scheda di valutazione, in modo da dare all’autore la trasparenza che merita.

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