Una delle cose che mi affascina di più dei vecchi film di fantascienza girati prima dell’avvento della CGI è sapere che quelli che sto guardando sullo schermo sono modellini (o, spesso, modelloni) realmente esistenti.
Adoro in particolare i veicoli, soprattutto le astronavi. E quando le vedo sfrecciare sullo schermo, così dettagliate e “reali”, mi viene sempre da pensare a tutto il lavoro che c’è dietro.
Così mi sono andata a informare e, per esempio, ho scoperto che per girare le sequenze nello spazio viste nelle sette stagioni di Star Trek – The Next Generation furono realizzati tre diversi modelli dell’Enterprise D.
Il primo, il più grosso, era lungo 6 piedi (circa 1,80 metri) e fu costruito all’inizio del 1987 dalla Industrial Light & Magic, famosa azienda specializzata in effetti speciali per cinema e televisione.
Dei tre, è l’unico modello che si poteva dividere in sezione a disco e sezione motori. Tuttavia, essendo molto ingombrante e difficile da maneggiare, una volta accumulati un po’ di filmati di repertorio, lo si impiegò di rado.
Venne ripreso anche nel film “Star Trek: Generazioni” (1994), perché la maggior risoluzione della pellicola cinematografica richiedeva che si vedessero bene i dettagli dell’astronave.
Il secondo modello, il più piccolo, era lungo appena 2 piedi (circa 60 cm) e venne costruito assieme al primo.
Serviva per le scene in cui la nave veniva inquadrata da lontano, quindi era molto meno dettagliato. A differenza di quello da 6 piedi, che aveva dentro una lucina per ogni singola finestrella, qui le uniche parti illuminate erano i motori e il deflettore di navigazione.
Infine, un paio d’anni dopo, nel 1989, quando lo show aveva iniziato a ingranare, venne prodotto anche un terzo modello di scala intermedia lungo 4 piedi (circa 1,20 metri).
Questo prendeva “il meglio da entrambi i mondi” e univa le caratteristiche dei due predecessori: era molto più facile da maneggiare rispetto a quello più grosso, ma al contempo abbastanza dettagliato da poter essere usato per le riprese ravvicinate.
La forma del vascello venne anche leggermente ritoccata e resa più tozza, motivo per cui gli addetti ai lavori l’avevano soprannominato “il bulldog”.
A partire da metà della terza stagione, con l’eccezione di qualche riutilizzo occasionale dei filmati di repertorio, tutte le scene dove si vede l’Enterprise sono state girate usando questo modello. E, anni dopo, fu lui a essere modificato nella famosa versione a tre gondole vista nell’episodio finale della serie.