Star Trek: The Next Generation, serie iconica (e la mia preferita dell’universo di Star Trek) che è ormai un vero cult.
Nota anche con la sigla TNG, è stata trasmessa originariamente negli Stati Uniti dal 1987 al 1994. Mentre in Italia è andata in onda dal 1991 al 1997.
Ambientata nel XXIV secolo, negli anni che vanno dal 2364 al 2370, cioè circa cento anni dopo gli avvenimenti della serie classica, presenta inoltre una nuova Enterprise, la USS Enterprise NCC-1701-D, la quinta nave della Flotta Stellare a portare questo nome, e un nuovo equipaggio, comandato dal capitano Jean-Luc Picard.
Ecco alcune curiosità:
– La voce del computer dell’Enterprise D è di Majel Barrett Roddenberry (moglie di Gene Roddenberry, ideatore di Star Strek, che successivamente apparirà anche sullo schermo nel ruolo della betazoide Lwaxana Troi).
– Ogni episodio veniva ripreso con macchine a 35mm Panavision. Successivamente il film venne trasferito su un nastro magnetico dove si lavorò sulla postproduzione.
– La relazione tra i personaggi di Riker e Troi, inizialmente piuttosto sofferta, è ispirata a quella tra Decker e Ilia, apparsi in Star Trek – Il Film, del 1979.
– Il modello originale dell’Enterprise D, lungo 2,5 metri, è stato utilizzato solamente nelle prime due stagioni. Per la terza stagione e le successive, Greg Jein ha costruito un modello lungo la metà, più facile da muovere e più dettagliato. Il modello originale è stato utilizzato in seguito solamente per le scene molto ravvicinate e per le scene di separazione delle due sezioni.
– Il pesce leone australiano che vive nell’acquario dell’ufficio di Picard è stato battezzato Livingston dal team della produzione, in onore del produttore e regista David Livingston.
– Marco Mete, che ha prestato la voce a Data, ha doppiato un altro androide nella sua carriera: il T-1000 di Terminator 2.
– Una delle diciture visibile nello schema dei motori a impulso che compare sui pannelli della sezione tecnica recita “Infinite Improbability Generation”, un riferimento ai motori della Cuore d’oro, la nave del ciclo della Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams.
– Sul set del corridoio con gli alloggi dell’equipaggio, ce n’è uno con la targa “Lt. Luke Skywalker”.
– Il display dei tricorder riporta la scritta TR580 TRICORDER VII, un riferimento al vecchio computer Radio Shack TRS-80.