Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, vi porto “Lunga vita e prosperità”.
I Vulcaniani sono una specie aliena umanoide dell’universo di Star Trek.
Vengono dal pianeta Vulcano e sono la prima specie extraterrestre incontrata dagli Umani.
Caratterizzati da un forte senso della ragione e della logica – ottenuto tramite una totale repressione delle emozioni – un tempo erano una razza molto violenta e passionale.
Con il crescere del loro livello tecnologico, raggiunsero il punto in cui questa loro natura violenta li portò sull’orlo dell’estinzione.
A prima vista sono molto simili agli Umani, tranne per le sopracciglia dritte e ben curate e le orecchie a punta.
L’anatomia dei Vulcaniani, invece, è molto particolare.
Il loro cuore si trova al posto del fegato e batte centinaia di volte al minuto, il sangue è a base di rame, di colore verde. Il sistema respiratorio di un Vulcaniano è molto efficiente, adatto ad estrarre l’ossigeno dalla sottile atmosfera di Vulcano.
Possono sopravvivere a lungo senza cibo e sonno. Sono più forti e reattivi rispetto agli Umani inoltre invecchiano molto lentamente.
In media vivono duecentocinquanta anni o anche di più.
Il governo Vulcaniano è basato su una democrazia rappresentativa, in cui gli individui avanzano secondo dei principi meritocratici. In generale, sono una specie non violenta ma sanno utilizzare differenti tipologie di armi e praticano arti marziali chiamate Tal-Shaya e Suus Mahna.
La famosa presa Vulcaniana, ad esempio, si esegue applicando una pressione vicino alla base del collo, sulla spalla, cosa che interrompe l’afflusso di sangue al cervello causando un immediato svenimento.
I Vulcaniani hanno anche abilità telepatiche, come la fusione mentale. Anche se è necessario molto allenamento possono leggere la mente senza bisogno del contatto fisico.
Sì ma in una società tanto logica come ci si riproduce?
Periodicamente subiscono un’irresistibile spinta all’accoppiamento, nota come Pon Farr. Gli adulti vengono colpiti da uno squilibrio neurochimico che li porta ad una sorta di follia.
Una frenesia che può essere fermata in tre modi:
– trovare un partner;
– eseguire un combattimento rituale detto Kal-if-fee;
– meditare tanto e bene.
Una curiosità legata al loro saluto: ideato da Leonard Nimoy, l’attore dice di essersi ispirato alla tradizione ebraica.
Nimoy era un cohen, discendente maschio di Aronne, tribù sacerdotale ebraica.
Il saluto Vulcaniano deriva proprio dal gesto che compiono i cohanim durante la celebrazione della festività di Yamim Noraim.