Superhuman Samurai Syber Squad (spesso abbreviato con l’acronimo SSSS) è una serie televisiva statunitense prodotta da Tsuburaya Productions, Ultracom Inc. e DIC Entertainment nel 1994. Distribuita da All American Television, arrivò in Italia l’anno successivo, su rete Mediaset, seguendo la scia del successo dei ben più famosi Power Rangers.
La serie racconta le avventure di Sam Collins, uno studente delle scuole superiori che, assieme ai suoi amici Sydney, Tanker e Amp Ere, entra nella rete per combattere i mega-virus sguinzagliati dalla malvagia intelligenza artificiale Kilokahn e impedire che affliggano il mondo reale.
Come usava molto allora, si tratta di un adattamento “occidentalizzato” di una serie super sentai giapponese, in questo caso Denkō chōjin Gridman. Tutte le scene ambientate fuori dal cyberspazio sono state infatti rigirate con attori americani e in set che rappresentassero un ambiente occidentale, così da rendere più facile l’immedesimazione del (giovanissimo) pubblico nei vari personaggi.
Tutto ha inizio con un sovraccarico della rete elettrica grazie al quale Kilokahn (abbreviazione di “Kilometric Knowledge-base Animate Human Nullity”), una intelligenza artificiale sviluppata a scopo militare, guadagna la libertà e si disperde nel cyberspazio.
Pregno di odio per la razza umana, alla quale si riferisce come “polpette” (in originale “meat-things”), Kilokhan, auto-elettosi signore del mondo digitale, mette a punto un piano per espandere il suo dominio e infettare i più importanti sistemi informatici con dei mega-virus, portando così il caos nel mondo materiale.
Per la creazione di questi mega-virus (che nonostante siano dei veri e propri mostri digitali sono impersonati da attori in costume), Kilokahn decide di dare vita ai disegni di Malcolm Frink, compagno di scuola e (invidioso) rivale in amore di Sam.
Quello che i due non sanno è che, mentre sta provando con il suo gruppo, anche Sam viene raggiunto dal già menzionato sovraccarico attraverso il jack della sua chitarra elettrica e risucchiato nel cyberspazio. Dopo pochi istanti, il ragazzo torna però nel mondo reale, portando con sé un misterioso dispositivo legato al polso. Ed è proprio grazie a quello che lui, e il resto della sua band, acquisiscono la capacità di entrare a piacere nella rete per contrastare i piani di Kilokahn.
Essendo una serie pensata per i più piccoli, i toni restano sempre leggeri e la caratterizzazione dei personaggi è poco approfondita, al servizio della trama. Abbondano, poi, sketch comici e vari elementi stereotipici degli anni ’90.
In particolare, colpisce il fatto che gli scontri si svolgano in una non meglio approfondita realtà virtuale (che include perlopiù la rete telefonica e internet, ma talvolta anche elettrodomestici di uso comune) in grado di influenzare il mondo reale anche in maniera grave (ad esempio creando il caos nel traffico aereo, cancellando file nei terminali della polizia, interrompendo telecomunicazioni, etc.).
Qualche curiosità:
– Nella versione originale, a dare voce al cattivissimo Kilokahn è niente meno che Tim Curry.
– Grazie a un meticoloso riciclo di alcune sequenze vennero realizzati ben 53 episodi di Superhuman Samurai. Questa pratica non era affatto rara, all’epoca. Tant’è che alcuni altri show dello stesso tipo (ad esempio VR Troopers), nell’adattarsi al pubblico occidentale, attingevano le loro sequenze anche da più serie giapponesi diverse tra loro.
– La serie inizialmente doveva intitolarsi “Power Boy”, ma la produzione decise di cambiare il titolo per evitare confusione (ed eventuali problemi legali) con i Power Rangers della Saban Entertainment.
– Alcuni elementi della serie vennero ripresi nell’adattamento anime dell’originale Gridman, intitolato “SSSS.Gridman” e prodotto nel 2018. Le quattro S in testa al titolo, infatti, sono un esplicito riferimento a Superhuman Samurai Syber-Squad.
– Il personaggio di Amp Ere, presentato come il classico “tipo strambo” e chiave di molti sketch basati sulla comicità dell’assurdo (ad esempio girare in muta da sub per il campus scolastico, con tanto di maschera e boccaglio), è in realtà un alieno. La cosa viene scoperta nell’episodio 40, quando il personaggio rivela, attraverso una lettera di addio, di aver lasciato la Terra per far ritorno al suo pianeta natale. Verrà sostituito nella squadra dal surfista Lucky London.