MARTEDÌ DELLO XENO – KRELMAN

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO un buffo personaggio proveniente dall’universo espanso di Guerre Stellari (oggi chiamato “Legends” e non più considerato canonico).

Krelman è uno dei tanti avventori alieni della taverna di Mos Eisley.
Non sappiamo quale sia il nome della sua specie, il suo mondo di origine o praticamente qualsivoglia dettaglio su di lui. Solo che ha un aspetto abbastanza simile a quello di un umano, con però sei dita sulla mano sinistra (ma non su quella destra) e un curioso orifizio sulla testa che utilizza per bere.
Tra l’altro parzialmente nascosto tra i capelli, cosa che gli conferisce un po’ l’aspetto a “testa di vulcano”.

Krelman appare solo e unicamente nell’infausto film per la TV “Star Wars Holiday Special” del 1978, ripudiato da Lucas (che comunque non se ne occupò in prima persona) e da molti considerato (con buone ragioni) il peggior prodotto dell’intero franchise.

Nello spezzone a lui dedicato, l’alieno prova goffamente a conquistare la barista Ackmena, di cui si è infatuato qualche giorno prima, malinterpretando un cordiale saluto di lei come qualcosa di più.
A vestirne i panni fu il comico Harvey Korman, all’epoca piuttosto famoso, che interpreta anche altri due personaggi all’interno della pellicola.

Sicuramente uno dei momenti più trash di Guerre Stellari. Ma vederlo bere attraverso il buco in testa – devo essere sincera – mi ha piuttosto divertita!

IL MIGLIOR FINALE DI BLADE RUNNER

 

Parlando con amici che sono andati a rivederlo al cinema lo scorso lunedì, mi sono resa conto che l’epilogo di Blade Runner, anche dopo tanti anni, è ancora oggetto di accese discussioni.

Io sono un’accanita sostenitrice del finale introdotto con la versione Director’s Cut, quella uscita nel 1992 e voluta insistentemente dallo stesso Scott.
Non tanto perché insinua che Deckard possa essere un replicante egli stesso (concetto comunque affascinante) ma perché mantiene intatta quell’amarezza di fondo che pervade l’intera opera.

Una cosa che invece il finale originale del 1982, voluto dai produttori nonostante la riluttanza del regista, distrugge completamente, imponendo un lieto fine che mal si sposa con tutto il resto del film.
Eppure ho scoperto che molti lo preferiscono, forse anche per una questione di nostalgia.

Sono però curiosa di sapere cosa ne pensate voi.

Preferite la dolorosa consapevolezza del “peccato che lei non vivrà” oppure vedere Deckard e Rachel allontanarsi in macchina, con la voce narrante che afferma che “lei è un replicante speciale, senza data di termine”?

LIVE GDR – TENEBRAE: JACK – PARTE 2 (feat. Serpentarium)

Ieri sera, sul canale YouTube di Serpentarium, siamo andati avanti con “Jack”, un’avventura inedita che ho scritto per Tenebrae!

Il gruppo è formato da: Matteo “Curte” Cortini, Leonardo “Moro” Moretti, Fabio Passamonti e Simone Anselmi.

La scorsa sessione, ambientata nella San Francisco del 1981, ha visto un gruppo di ragazzi, amici comuni del barista Jack, uscire a divertirsi dopo il turno di lavoro.
Una serata di quelle indimenticabili, spensierate, al termine della quale Jack – dopo aver bevuto forse una birra di troppo – si è aperto sul suo passato, rivelando di essere in cattivi rapporti con la sua famiglia ma di sentire comunque la nostalgia di casa. Soprattutto del fratello Kevin, al quale è molto affezionato.

A distanza di un anno da quella notte, il gruppo si ritrova in viaggio verso il paese natale di Jack, in Texas, a bordo di un camper preso a noleggio.
L’atmosfera è pesante e forse questa sarà la loro ultima occasione per stare insieme.

ATTENZIONE: vi ricordo che questo gioco è concepito per un pubblico maturo che vuole esplorare a fondo orrore, disgusto e disagio.
Nell’avventura verranno trattate tematiche profondamente disturbanti, pertanto la visione della diretta è sconsigliata alle persone sensibili o che semplicemente non sono interessate a questo genere di contenuti.

MARTEDÌ DELLO XENO – I SAUCER MEN

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO degli invasori che non si prendono troppo sul serio, ricordati dagli amanti dei B-movie più per la qualità (non eccelsa) dei costumi che per altro.

Questi alieni, comunemente chiamati “Saucer Men” poiché il vero nome è sconosciuto, così come la loro origine, appaiono nel film del 1957 “Invasion of the Saucer Men”, da noi arrivato come “Invasori dall’altro mondo”.

Alti circa 120 centimetri, hanno il corpo ricoperto da squame verdi e una grossa testa che a me personalmente ricorda una verza, orecchie a punta, due occhi sporgenti con la pupilla a taglio e una bocca circondata da spesse labbra rosa.
Sul dorso delle mani hanno inoltre un altro occhio (per un totale di quattro) e le loro dita sono lunghe e affusolate, dotate di artigli retrattili attraverso i quali possono iniettare letali quantità di alcool concentrato.

Un altra caratteristica curiosa è che quando una parte del loro corpo viene recisa poi continua a vivere di vita propria, dimostrandosi anche in grado di compiere scelte ponderate. Non è però ben chiaro se questo sia dovuto a una normale funzione biologica o il risultato di qualche forma di potere psichico.

Comunque sia, il punto debole di queste creature sembra essere la luce diretta, tanto che è sufficiente puntargli contro una torcia o scattargli una foto con il flash per farli urlare di dolore e, in caso di esposizione prolungata, farli scomparire in una nuvola di fumo.

Quali siano i loro scopi invece non è ben chiaro e, a voler essere precisi, la trama non chiarisce nemmeno se siano realmente ostili o si stiano solo vendicando per il torto subito.
All’inizio del film, infatti, dopo che il loro disco volante è atterrato nei boschi attorno a una piccola cittadina rurale, uno degli alieni viene investito da una macchina guidata da una coppia di teenager. E da quel momento in poi le cose degenerano rapidamente, in un crescendo di situazioni sempre più bizzarre e spesso sopra le righe, dichiarata parodia degli stereotipi dei film con invasori extraterrestri.

Ai tempi del suo rilascio il film riscosse poco successo, ma nel tempo è riuscito ricavarsi lo status di “cult” del genere, tanto che i Saucer Men sono poi stati citati in tante opere successive, per esempio i Simpson, Futurama e Men In Black.
Qualcuno sostiene siano anche stati di ispirazione per i marziani della serie di figurine “Mars Attacks!”, uscita nel 1962 e di cui vi avevo parlato qualche mese fa. Ma su questo, sinceramente, sono un po’ scettica.

Ultima curiosità: per qualche strano motivo, la locandina originale ritrae questi invasori extraterrestri molto più grossi di quanto poi siano nel film, mostrandoli nel classicissimo atto di rapire una donna avvenente.

Le mie RELIQUIE personali legate ai wargame [SPECIALE 6.000 ISCRITTI]

Per festeggiare il raggiungimento dei 6.000 iscritti sul canale YouTube ho pensato di dedicare un video alle miniature e ad altri oggetti legati ai wargame (Warhammer 40.000, Fantasy, Trench Crusade e altro) che per me hanno un significato particolare, raccontando anche la storia dietro a ognuno di loro.

Musica di sottofondo: Jimena Contreras – Alpha Mission

In collaborazione con la pagina Facebook de I Tremendi Dèi del Caos

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI ANFIBIANI

 

Oggi per il MARTEDÌ DELLO XENO (che questa volta esce eccezionalmente di mercoledì) torniamo nel fertile mondo dei B-movie con una creatura anfibia apparsa in “Destination Inner Space”, film del 1966 che da noi è arrivato come “L’invasione – Marte attacca Terra” nonostante al suo interno non venga mai specificato che il mostro provenga dal pianeta rosso.

Le origini dell’alieno in questione, infatti, restano avvolte nel mistero: quando per caso gli scienziati di un laboratorio sottomarino notano uno strano oggetto non identificato – presumibilmente un’astronave extraterrestre – ruotargli attorno, questa “spara” contro di loro una specie di cilindro fatto di ghiaccio.
Portato a bordo, lo strato esterno della “capsula” si scioglie e questa si gonfia in poche ore fino a schiudersi, emettendo nel mentre un fastidiosissimo ultrasuono stridulo.
E alla fine ne esce un mostro dall’aspetto ittico, alto all’incirca come un essere umano ma con il corpo ricoperto da scaglie grigio-bluastre, mani e piedi palmati, piccole pinne arancioni e una grossa cresta dello stesso colore sul dorso, grandi occhi completamente neri e una bocca larga costellata di dentini appuntiti.

Non è ben chiaro se la capsula sia una sorta di uovo, un mezzo di trasporto o una specie di camera di stasi.
In realtà poco importa, perché la creatura, battezzata “Anfibiano” dagli scienziati, prende – ovviamente – ad attaccarli senza pietà sia in acqua che all’asciutto. E si rivela non solo molto forte fisicamente ma anche in grado di trasmettere una mortale infezione attraverso le ferite che infligge.

Non potendoci comunicare – e trattandosi di un film a basso costo che vuole solo mostrare un po’ di azione contro il mostro di turno – purtroppo non si sa niente della società anfibiana, dei loro scopi sulla Terra o perché siano così aggressivi.
Sembrerebbe che le loro astronavi siano completamente automatizzate e qualcuno ipotizza che siano scappati dal loro pianeta per sfuggire a una pestilenza (la stessa che trasmettono agli umani quando li feriscono) ma si tratta solo di congetture basate su troppi pochi elementi.

Però a livello estetico mi stanno simpatici. Guardandoli penso al ben più noto Mostro della Laguna Nera, a Mer-Man dei Dominatori dell’Universo e anche un po’ ai mostri dentro ai fiumi di The Legend of Zelda!

LIVE GDR – TENEBRAE: JACK – PARTE 1 (feat. Serpentarium)

Ieri sera, sul canale YouTube di Serpentarium, abbiamo giocato di nuovo a Tenebrae!

Matteo “Curte” Cortini, Leonardo “Moro” Moretti, Fabio Passamonti e Simone Anselmi si muovono sullo sfondo di una San Francisco degli anni ’80 mentre io faccio da Osservatrice.

L’avventura si intitola “Jack” e… questo è ciò che posso dirvi per ora.

ATTENZIONE: vi ricordo che questo gioco è concepito per un pubblico maturo che vuole esplorare a fondo orrore, disgusto e disagio.
Nell’avventura verranno trattate tematiche profondamente disturbanti, pertanto la visione della diretta è sconsigliata alle persone sensibili o che semplicemente non sono interessate a questo genere di contenuti.

PLAY 2025 “SENZA IMPEGNO”

 

Alla fine anche questo PLAY: Festival del Gioco è terminato!

Sono stati tre giorni molto intensi, a seguito di un periodo di preparazione altrettanto tosto, ma è un’esperienza della quale conserverò un bellissimo ricordo.

Oltre al fatto di essere immersa in quello che mi piace, tra GDR, miniature e giochi vari, è stato soprattutto piacevole incontrare dal vivo molte persone che negli ultimi mesi avevo conosciuto solo virtualmente, registrando gli episodi del podcast e nelle varie chat di organizzazione dell’evento.

Quindi ci tengo innanzitutto a ringraziare Gli Araldi e Bivacco Vicenza (in particolare Marco Benti, Marco Lorato e Marco Galvanin) per avermi coinvolta nel Progetto War Pit. È bello sentirsi parte di qualcosa di così grande!

E poi Tuomas Pirinen, che non solo crea giochi incredibili ma è anche una persona squisita.
Organizzare il panel di Trench Crusade è stato per me un onore. E, a tal proposito, ringrazio anche Lorenzo Fantoni per averlo co-condotto assieme me e gli altri partecipanti: UniNerd, Korhyl Miniatures, Paolo Parente e Angelo Di Chello per avervi preso parte.

Un altro doveroso ringraziamento va poi a Panini Comics che mi ha omaggiata dei suoi nuovi volumi Black Library tradotti in italiano. Un’edizione semplicemente stupenda, della quale parleremo “senza impegno” molto presto!

E poi ancora voglio ringraziare i ragazzi che hanno giocato con me a Sine Requie, tutti gli amici vecchi e nuovi che mi hanno fermata in giro per un saluto e qualche parola (non faccio tutti i nomi altrimenti il post non finisce più ma è una parte fondamentale di ogni fiera, che mi fa sempre tanto piacere e alla quale non rinuncerei mai), il gruppo Associazione Elysium (soprattutto il cane Jojo!) che ha organizzato un LARP di Sine Requie Anno XIII senza alcuna pietà e, infine, Matteo “Curte” Cortini e Fabio Passamonti per le risate, la carbonara e i chilometri e chilometri di rulli che abbiamo fatto insieme tra un padiglione e l’altro.

Sono stata davvero bene!

Grazie a tutti, davvero. Ma adesso è tempo di riprendere la normale programmazione!
(Nei prossimi giorni però pubblicherò anche tanti altri foto e video nelle Storie 💣💣)

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