MARTEDÌ DELLO XENO – H7-25

 

Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, un alieno di dimensioni contenute.

H7-25 è un piccolo extraterrestre del tutto simile a un bambino umano di circa 9 anni, co-protagonista assieme allo Sceriffo Scott Hall (interpretato da Bud Spencer) del film “Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre” (1979) e del suo seguito “Chissà perché… capitano tutte a me” (1980).

È dotato di poteri sovrannaturali volutamente poco definiti e al servizio della trama, talvolta esercitati in prima persona e altre attraverso uno strano dispositivo triangolare che ha tutto l’aspetto di un telecomando alieno.
Può accendere, spegnere e controllare oggetti elettronici, guarire i reumatismi, controllare gli animali e persino permettere loro di farsi capire dagli umani.

Sceso per sbaglio in una piccola cittadina della Georgia mentre stava giocando nella capsula della sua astronave, H7-25 asserisce di vivere a circa 3 anni luce dalla Terra e di non conoscere la musica, perché da dove viene lui non c’è.
Preso in simpatia dallo Sceriffo Hall, costringerà l’uomo – uno scettico convinto – a ricredersi sull’esistenza degli alieni.

L’UOMO CHE CADDE SULLA TERRA

 

“L’uomo che cadde sulla Terra” è un film del 1976 diretto da Nicolas Roeg.

L’alieno Thomas Jerome Newton cade sulla Terra, in un lago nel Kentucky, alla ricerca di una speranza per il suo pianeta desertico e morente.
Da quel momento, la trama punta i riflettori sull’angoscia della solitudine e l’alienazione del diverso.
Una storia che racconta la società contemporanea (di allora) attraverso gli occhi di un extraterrestre incastrato in un’effimera ed eterna giovinezza, mentre tutto intorno a lui è morto o sta morendo.

La pellicola vede l’esordio cinematografico di David Bowie, già noto per la sua immagine molto particolare e androgina.

Il protagonista, però, sembra ricalcare la vita di Walter Tevis (l’autore del romanzo da cui è tratto il soggetto).
Lo scrittore era un uomo schivo, che utilizzò se stesso come metafora della condizione esistenziale dell’uomo moderno. Newton gli somiglia nel fisico, nella personalità ma anche nelle dipendenze e nel rapporto doloroso con gli ospedali e la malattia.

Piccola curiosità che vi farà sorridere: Bowie scrisse, insieme a Paul Buckmaster, la colonna sonora ma non convinse il regista e la canzone venne scartata.

GHOSTWRITER – COME IL FIGHT CLUB

 

“Puoi dire cos’hai scritto come ghostwriter?”
No.
Se lo dicessi il mio lavoro perderebbe di senso. E nessun altro si affiderebbe più a me.

In quest’ultimo appuntamento a tema ghostwriting vi parlo dell’etica professionale.

Il principio cardine è la discrezione. Non esistono frasi come “vabbé lo dico ai miei amici, tanto tengono il segreto” o “vedo che l’opera di Tizio sta avendo successo e allora mi rivelo così il successo va a me”.

La prima regola del ghoswriter è “non si parla del tuo ghostwriting”.

E allora come si trova lavoro?
Con il passaparola. Verbale o virtuale.
In alternativa la comunicazione social: blog, piattaforme, newsletter.

Per esempio, io tratto fantascienza, post apocalittico, GDR e manualistica ed è probabile che verrò contattata da persone che approfondiscono quel settore.
È fondamentale farsi conoscere, in un modo o nell’altro.
Ma mai tradendo la fiducia del cliente.

LIVE – NAZIONALE ITALIANA DI AGE OF SIGMAR – INTERVISTA AD ANDREA EPIS

Una chiacchierata preserale in compagnia di Andrea Epis, Capitano della Nazionale Italiana di Warhammer Age of Sigmar.

Insieme abbiamo parlato di come funziona il gioco competitivo rispetto a quello sul tavolo del salotto, dei vari circuiti torneistici e dell’ambiente che li circonda, ma anche delle sue esperienze personali in questo ambito.

Musica di sottofondo: Benjamin Tissot (Bensound) – New Dawn

(Nota: nei contatti comparsi a schermo durante la live ho “fatto un mix” di Instagram e Twitter, ma questi link sono giusti. Giuro! 😅)

MORDHEIM SENZA IMPEGNO

Video speciale per raccontarvi – come sempre “senza impegno” – di Mordheim, un gioco di schermaglie derivato da Warhammer Fantasy che è diventato leggenda.

In collaborazione con il gruppo Mordheim Italia

Musica di sottofondo: Benjamin Tissot (Bensound) – Ofelia’s Dream

(Il video è verdolino per colpa della Malapietra).

MARTEDÌ DELLO XENO – RAMIEL

 

Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, il quinto angelo di Evangelion (che non è proprio uno Xeno ma è troppo particolare per non essere citato).

Ramiel (in ebraico: רעמיאל‎), si può definire l’angelo dei tuoni, in riferimento al suo cannone di particelle accelerate che, sfruttando la collisione di quelle subatomiche, emette un potente fascio luminoso di fotoni.

Il suo corpo è un ottaedro regolare e presenta una superficie lucida e levigata di colore blu mentre dalla parte inferiore fuoriesce una lunga trivella dal diametro di circa 17 metri.
Il nucleo di Ramiel, a differenza di quello dei precedenti angeli, si trova all’interno del corpo (e questo lascia presupporre che abbiano capacità cognitive ed evolutive).

Gli autori si ispirarono al mostro Pris-Ma, introdotto nella serie Kaettekita Ultraman e nei loro progetti iniziali la sua fisionomia era leggermente differente: in corrispondenza di ogni faccia dell’ottaedro, Ramiel avrebbe avuto un solido fluttuante a forma triangolare. Inoltre, il suo corpo sarebbe stato alto trecento metri.

(Piccola specifica: nel primo lungometraggio di Rebuild of Evangelion, Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone, è indicato come sesto angelo e può trasformare la sua forma in una certa varietà di solidi differenti).

I GIGANTI INVADONO LA TERRA

 

“I giganti invadono la Terra” è un film del 1957 diretto da Bert I. Gordon, un adattamento non ufficiale del romanzo L’uomo “N”, di Homer Eon Flint.

Siamo a Desert Rock, nel Nevada.
Un’esplosione di prova della bomba atomica al plutonio fallisce il suo ciclo e non detona come previsto.
Il tenente Glenn Manning, quindi, riceve l’ordine di trattenere i suoi uomini nella trincea di protezione, in attesa.
Pochi istanti dopo, un aereo civile non identificato si schianta vicino a loro; Manning corre nella zona di detonazione per salvare il pilota ma, proprio in quel momento, la bomba detona.
Sopravvissuto all’esplosione – ma completamente sfigurato – il tenente viene portato all’ospedale della base.
La mattina dopo, però, i dottori fanno una scoperta scioccante: le ustioni di Manning sono del tutto guarite ma l’uomo sta mutando.
L’esplosione, infatti, ha causato l’interruzione del decadimento delle sue vecchie cellule e la moltiplicazione a ritmo accelerato delle nuove cellule.
In questo modo, Manning cresce otto piedi di altezza, al giorno.

Il film, con un ricavo di 848.000 dollari, fu un vero successo al botteghino tanto che venne prodotto un seguito: War of the Colossal Beast.

GHOSTWRITER – COME TROVO LO STILE GIUSTO?

 

I cambi di stile sono l’aspetto più difficile del ghostwriting.
Scrivere bene non basta. Bisogna sapersi adattare e ascoltare tanto.

In questo terzo appuntamento, mi concentrerò su “Come agisce un ghostwriter”.

Prima di tutto è importante sottolineare un concetto: non è necessario conoscere tutto di tutto.
Ci si può specializzare in un determinato settore (secondo me è la scelta ottimale) ma la formazione arriva anche grazie alla varietà.
Affrontare diversi argomenti, spaziare, permette di confrontarsi con diversi target e, quindi, variare il proprio stile.

Siamo tutti d’accordo che non si può scrivere allo stesso modo un articolo di moda per una rivista e un podcast dall’impronta giornalistica/crime. Cambiano la terminologia, il tono, l’atmosfera, tra le altre cose.
La comunicazione, quindi, si deve adattare di conseguenza.

Il ghostwriter è un investigatore. Conosce il cliente, impara la sua gestualità, il suo modo di raccontare, i mezzi che usa per esprimersi e il suo pubblico di riferimento.
Se tiene dei webinar il ghost ci sarà. Se fa delle live lui sarà presente.

Detta così sembra più un tentativo di stalking ma posso garantire che, alla fine, si crea un vero e proprio rapporto di fiducia con il cliente, che è sempre bene rispettare.

LIVE LIBROGIOCO – LA TOMBA DIMENTICATA (PARTE 2)

Seconda serata dedicata al librogioco “La Tomba Dimenticata” di Fabio Passamonti, edito da Serpentarium e ambientato nel mondo fantasy de L’Ultima Torcia.

Come l’altra volta, ho letto per voi le parti narrative e, attraverso la chat, abbiamo deciso insieme come far proseguire l’avventura.

Ecco la sinossi: attirati dalla promessa di poter recuperare alcuni preziosi tesori, Daga Scarlatta (il nostro personaggio) e i suoi compagni sono rimasti intrappolati nella Tomba Dimenticata, un luogo pieno di mostri, trappole e pericoli.
Là dentro hanno anche trovato tracce di un antico culto e, durante l’esplorazione, il tema “non morte” si sta ripresentando con preoccupante frequenza.

L’obiettivo ora è trovare il modo di lasciare la struttura. Ci riusciremo? E, se sì, a quale prezzo?
Se siete curiosi unitevi alla spedizione!

Musica di sottofondo: Underbelly & Ty Mayer – Medieval Astrology

GLI ADEPTUS CUSTODES (ARTIGLI DELL’IMPERATORE – PARTE 2) [WARHAMMER 40.000 SENZA IMPEGNO EP. 36]

Un viaggio attraverso il tetro e sanguinoso universo di Warhammer 40.000. Spiegazione semplice, da raccontare anche alla nonna.

Oggi vi parlo degli Adeptus Custodes, i bodyguards dell’Imperatore.

Musica di sottofondo: Benjamin Tissot (Bensound) – Evolution

In collaborazione con la pagina Facebook de I Tremendi Dèi del Caos

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