Oggi, per il MARTEDÌ DELLO XENO, torniamo nell’universo di Star Wars.
Gli advozse sono una specie umanoide originaria del pianeta Riflor, situato nell’Orlo Intermedio.
Alti tra il metro e cinquanta e il metro e ottanta, spesso di corporatura robusta, hanno grandi occhi neri che li fanno vedere bene in ogni condizione di luce, orecchie a punta e un grosso (ma corto) corno che spunta dalla parte alta della testa completamente glabra.
La loro pelle, poi, può variare da un colore giallino al rosa abbronzato e, cosa ben più importante, è molto spessa.
Poiché il loro pianeta è costantemente scosso da fortissime eruzioni vulcaniche che distruggono gli insediamenti un giorno si e l’altro pure, gli advozse hanno sviluppato una vera e propria cultura della sopravvivenza e sanno come scampare anche alle situazioni più ostili e disperate.
Sono inoltre poco attaccati ai beni materiali, che hanno imparato possono andare perduti in qualsiasi momento, mentre – al contrario – danno una grande importanza al denaro (per non dire che ne sono ossessionati) e alla stabilità economica in generale, dato che essa gli assicura di poter ricostruire dopo un cataclisma.
La loro grande capacità di adattamento, unita a una visione della vita perlopiù pessimistica e scettica, ha fatto sì che si integrassero senza difficoltà nella Repubblica e diffondessero per tutta la galassia, spesso finendo a ricoprire incarichi di tipo burocratico o amministrativo.
La salita al potere dell’Impero Galattico e il conseguente aumento delle tasse, però, ha spinto molti di loro a diventare fuorilegge proprio per evitare di pagarle.
Ultima curiosità: nonostante i dettagli sulla specie e il loro background siano arrivati dopo, questi alieni sono presenti nell’universo di Star Wars fin dal primo film. Il contrabbandiere advozse Bom Vimdin, infatti, può essere intravisto tra i numerosi avventori della Cantina di Mos Eisley.