COM’È STATO FATTO IL SUONO DEI PASSI DI ROBOCOP?

 

Uno degli elementi più iconici di RoboCop è sicuramente il suono che fanno i suoi pesanti piedoni metallici a ogni passo.

Tutti gli effetti sonori del film in realtà sono molto curati, tanto che i due tecnici John Pospisil e Stephen Flick hanno ricevuto, nel 1988, un premio Oscar speciale per il montaggio degli stessi.

Il suono dei passi, però, resta il mio preferito: soprattutto da quando, anni fa, ho visto questa foto che mostra il marchingegno utilizzato per produrlo.
Si tratta, se non ho capito male, della cinghia di trasmissione di un camion avvolta su sé stessa, alla quale viene poi aggiunto in post-produzione un leggero suono di sintetizzatore a bassa frequenza.

Una scoperta che mi ha lasciata affascinata e testimonia tutta la creatività che, in una produzione cinematografica, può esserci anche dietro ai più piccoli dettagli.

Foto: HollywoodLostAndFound.net

IL SANCTUM IMPERIUM INVADE PARMA

 

Sabato 8 marzo sarò ospite presso la fumetteria Urban Legend di Parma per un pomeriggio dedicato a Sine Requie!

Matteo “Curte” Cortini, uno degli autori del gioco, farà da Cartomante per “I Quattro Diavoli”, un’avventura inedita, ambientata nel Sanctum Imperium, che sta preparando per Play: Festival del Gioco 2025.
Io invece sarò lì nei panni di semplice giocatrice, ma se avete piacere di scoprire di cosa tratta assieme a me o semplicemente volete passare a scambiare quattro chiacchiere prima e dopo la giocata, può essere una buona occasione 💣💣

La sessione inizierà alle 16 e durerà circa un paio d’ore. Sono disponibili solo 4 posti, quindi dovete affrettarvi!
Per iscriversi bisogna mandare una mail a quest’indirizzo: urbanlegendparma@gmail.com
Verrete poi ricontattati privatamente per conferma o, eventualmente, messi in lista d’attesa.

Vi lascio anche il link all’evento su Facebook, per ulteriori informazioni.

Ci vediamo là!

MARTEDÌ DELLO XENO – I MARZIANI NE “I SIMPSON”

 

Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, degli alieni provenienti dall’universo de “I Simpson”… ma non quelli che state pensando!

Di primo acchito infatti la mente dovrebbe andare subito a Kang e Kodos, i due extraterrestri originari di Rigel VII (quelli verdi, con i tentacoli e un solo occhio) che compaiono in diversi episodi speciali di Halloween. Ma in realtà nel cartone c’è anche un’altra specie, apparsa molto meno di frequente: i marziani.

Piccoli di statura, completamente glabri e con la pelle verde pallido, hanno occhi molto grandi e le orecchie a punta. Le loro mani sono dotate solamente di tre dita che culminano con una sorta di “pallino”, simile a quello che si trova anche sulla punta dell’antenna che hanno in testa.

A parte l’aspetto fisico, però, su di loro non sappiamo praticamente nulla: compaiono per la prima volta nell’episodio “Homer il grande” (Stagione 6, andata in onda nel 1995), dove viene mostrato che un marziano è membro del Sacro Ordine dei Tagliapietre e lo si vede divertirsi a bere birra e cantare assieme ai suoi confratelli.
Nella canzone “We Do” viene anche accennato come sia proprio quella loggia massonica a tenere segreta l’esistenza dei marziani al resto dell’umanità, senza che però vengano forniti altri dettagli.

Poco importa, perché dopo quell’episodio questi alieni sono apparsi pochissime altre volte e sempre in storie non canoniche, come gli speciali di Halloween o quelli che mostrano possibili futuri. In alcune di queste, tra l’altro, hanno un aspetto diverso da quello mostrato nel 1995, cosa che ha generato un po’ di confusione tra i fan più puntigliosi.

Ultima curiosità: il marziano che fa parte del Sacro Ordine dei Tagliapietre è il cinquantunesimo membro della setta di Springfield, un chiaro riferimento all’Area 51.

Rotta verso Albione [Aspettando PLAY 2025 Ep. 2]

Una rubrica di video-podcast realizzata in collaborazione con War Pit e PLAY: Festival del Gioco che ci accompagnerà di lunedì in lunedì fino alla manifestazione.
Attraverso una serie di brevi interviste, sempre molto easy, “senza impegno”, scopriremo insieme le varie realtà ludiche che si sono unite per dar vita al progetto e, soprattutto, cosa porteranno in fiera tra esposizioni, attività ed eventi.

Ospiti di questo episodio: Mark Paolini e Valerio Pappalardo di Mordheim Italia, che ci raccontano delle varie realtà locali riunite sotto alla loro grande bandiera, dei tornei narrativi a tema Albione che si terranno a PLAY, del concorso modellistico Golden Gotthard, un po’ di Trench Crusade e, infine, socciolano persino qualche piccola anticipazione del Mondiale che si terrà a settembre!

Musica di sottofondo: Quincas Moreira – Black Swan

GLI ORKI FILIBUZTIERI [WARHAMMER 40.000 SENZA IMPEGNO EP. 62]

Un viaggio attraverso il tetro e sanguinoso universo di Warhammer 40.000. Spiegazione semplice, da raccontare anche alla nonna.

Oggi vi parlo dei Filibuztieri: orki che hanno rinnegato la loro società e il loro clan per fare la vita di pirati e mercenari.

Musica di sottofondo: Myuu – Final Boss

In collaborazione con la pagina Facebook de I Tremendi Dèi del Caos

LIVE – Com’è finito INFERNO: DISCESA TRA I DANNATI? (con Fabio e Francesco di COBOLDO CHANNEL)

Live preserale in compagnia di Fabio e Francesco di Coboldo Channel per parlare – ovviamente – di GDR!

In particolare ci siamo fatti raccontare gli sviluppi di “Inferno: Discesa tra i Dannati“, la loro campagna appena conclusa, giocata nell’omonima ambientazione edita da Acheron Books per il sistema di D&D 5E.

Cinque anime perdute ma ancora viventi (il Pagano, la Bestia, la Serpe, il Tiranno e il Falso Profeta), corrispondenti ad altrettanti personaggi storici realmente esistiti, hanno attraversato l’Inferno dantesco aggrappati alla flebile speranza di poter recuperare i loro ricordi e, forse, trovare una redenzione per i propri peccati.
Ci saranno riusciti?

I FANTASTICI CLAIM DEI FILM ANNI ’70/’80/’90

 

“Dio è morto. L’Inferno esiste ancora.”

Ora, io ho sicuramente una vena nostalgica, lo ammetto, ma sono davvero innamorata dei claim che venivano messi (a volte a caso) sulle locandine dei film fra gli anni ’70 e ’90, l’epoca d’oro del genere action/trash.

Cose tipo il “Parte uomo. Parte macchina. Tutto poliziotto.” di RoboCop (1987, regia di Paul Verhoeven) o il “La guerra era la sua professione… questa volta non è guerra ma qualcosa di peggio!” per Predator (sempre 1987, regia di John McTiernan).

Insomma: frasi brevi, spesso ricolme di testosterone o semplicemente un po’ goffe. Ma che con quattro parole ti gettavano in faccia tutto quello che dovevi sapere sul film. Per come la vedo io, una vera e propria arte nell’arte!

Foto: particolare della locandina del film “Crime Zone” (1988, regia di Luis Llosa)

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI ELUM

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO il mio personaggio preferito in assoluto dell’universo di Oddworld.

Gli Elum sono bestie bipedi originarie di Mudos (uno dei continenti del pianeta Oddworld), utilizzate dai Mudokon come cavalcature fin dall’antichità.

Dotati di torace e schiena belli possenti e di una spessa pelle colorata in varie sfumature tra il giallo scuro e il marrone, hanno zampe posteriori grosse e forti, al contrario di quelle anteriori, che invece sono corte e tozze, le tipiche “braccine da T-Rex”. Tutte, in ogni caso, sono dotate di artigli.
Il collo è allungato, proteso in avanti, e termina con una larga bocca ai lati della quale si trovano due grossi occhi che gli consentono una eccellente visione periferica. Subito sopra, poi, spuntano due piccole corna ricurve.
Hanno anche una codina piuttosto corta, che si agita più o meno animatamente a seconda del loro stato emotivo.

Sulla biologia invece si sa poco e nulla. Si presume che siano prevalentemente erbivori, anche se nel gioco viene mostrato in maniera molto chiara quanto siano ghiotti di miele: l’unica cosa in grado di distrarli dagli ordini impartiti dal loro cavaliere.
Per il resto, infatti, sono bestie piuttosti intelligenti e anche estremamente fedeli e affezionate, tanto da mettersi a mugolare di tristezza quando il padrone li lascia indietro.

Un esemplare, chiamato comunque semplicemente “Elum”, appare come comprimario nel primo capitolo della saga (“Abe’s Oddysee”, del 1997) e nel remake (“New ‘n’ Tasty!” del 2014). Tra l’altro, i pochi quadri dove lo si può cavalcare sono quelli che mi sono piaciuti di più. Quando suono la campanella e lo sento arrivare sono sempre contentissima e, se devo proprio dirla tutta, quando quelle parti finiscono divento molto triste.
Nei videogiochi successivi, invece, lo si vede di rado e non sono più presenti sezioni con lui. Questo perché, stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori, programmarne il comportamento era molto complesso e lasciava le porte aperte a tanti bug, glitch e problemi vari. Inoltre averlo sullo schermo consumava molta RAM, limitando la presenza di altri possibili oggetti con cui interagire e, di conseguenza, la complessità del gioco.
Un vero peccato.

Ultime due curiosità:

– “Elum” scritto al contrario diventa “Mule”. Un gioco di parole voluto, visto che su Oddworld questi animali sono l’equivalente degli equini in quello reale.

– Fra i tanti orribili prodotti confezionati nei Mattatoi Ernia ci sono anche i “Bocconcini di Elum”, venduti accompagnati con una deliziosa salsa.

Passato e presente: dalle Imperial Battles al War Pit [Aspettando PLAY 2025 Ep. 1]

Una rubrica di video-podcast realizzata in collaborazione con War Pit e PLAY: Festival del Gioco che ci accompagnerà di lunedì in lunedì fino alla manifestazione.
Attraverso una serie di brevi interviste, sempre molto easy, “senza impegno”, scopriremo insieme le varie realtà ludiche che si sono unite per dar vita al progetto e, soprattutto, cosa porteranno in fiera tra esposizioni, attività ed eventi.

Ospiti di questo primo episodio: Marco Lorato e Paolo Boffo di Bivacco Vicenza, che ci raccontano la genesi sia della loro associazione che dell’area War Pit, evolutasi dai vecchi incontri Imperial Battles dell’allora ModCon.

Musica di sottofondo: Quincas Moreira – Black Swan

IL MIO COSTUME DI SHIN – DOROHEDORO

 

Finalmente il costume di Shin – Dorohedoro è pronto!

È il mio personaggio preferito quindi spero di averlo rappresentato bene 🫀🫀 ma vi giuro è stato complicatissimo!

Sicuramente lo porterò a qualche fiera, la maschera – anche se non sembra – è davvero comoda e morbida.

[Se non lo conoscete ANDATE A RECUPERARVI il manga! Trovate anche l’anime su Netflix]
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