“Dio è morto. L’Inferno esiste ancora.”
Ora, io ho sicuramente una vena nostalgica, lo ammetto, ma sono davvero innamorata dei claim che venivano messi (a volte a caso) sulle locandine dei film fra gli anni ’70 e ’90, l’epoca d’oro del genere action/trash.
Cose tipo il “Parte uomo. Parte macchina. Tutto poliziotto.” di RoboCop (1987, regia di Paul Verhoeven) o il “La guerra era la sua professione… questa volta non è guerra ma qualcosa di peggio!” per Predator (sempre 1987, regia di John McTiernan).
Insomma: frasi brevi, spesso ricolme di testosterone o semplicemente un po’ goffe. Ma che con quattro parole ti gettavano in faccia tutto quello che dovevi sapere sul film. Per come la vedo io, una vera e propria arte nell’arte!
Foto: particolare della locandina del film “Crime Zone” (1988, regia di Luis Llosa)