LIVE GDR – VAMPIRI – LA MASQUERADE: IL PREZZO DEL POTERE – PARTE 6

Torna “Il Prezzo del Potere”, un’avventura originale per Vampiri – La Masquerade ambientata nel Principato di Perugia!

Fabio Passamonti fa da Narratore mentre io, Matteo “Curte” Cortini, Leonardo “Moro” Moretti, Giulia Mannucci e Simone Anselmi ci avventuriamo in una vera e propria gita fuori porta notturna.

Nella scorsa sessione, il gruppo di Neonati ha raggiunto l’ex mattatoio, ora un centro sociale, per incontrare il gangrel anarchico Khalid, l’altro assente alla riunione che è stata teatro dell’attacco dei Cacciatori.
Qui, in mezzo a personaggi bizzarri della controcultura perugina, come Mario l’Uomo Termico (rivelatosi tra l’altro essere un ghoul), Fifì il bestemmiatore e Toro Bevuto, sono riusciti a parlare con il fratello e a chiarire il motivo della sua assenza, purtroppo però senza ricavarne molto di utile per la loro indagine.
A loro si è poi riunito anche Guappo, di ritorno da un veloce incontro con lo Sceriffo.
E, poco dopo, mentre si disquisiva sul come proseguire e di atteggiamenti fastidiosi, anche la Brujah Valeria, portando con sé la (brutta) notizia: l’attacco della notte prima è stato ordito dalla Società di Leopoldo, un ordine di Cacciatori affiliato alla Chiesa e votato alla distruzione dei Vampiri.
Per stanare la presunta talpa all’interno del Principato è quindi ora necessario uscire da Perugia e raggiungere le zone boschive del vicino Monte Subasio per parlare con Nino Allusi detto “Il Pietoso”, un gangrel che potrebbe essere in grado, grazie ai suoi contatti, di risalire a qualche informazione in più.
Dettofatto, il gruppo si allontana quindi dalla città sull’auto di Valeria. E anche se non dovrebbe volerci più di qualche ora, nell’aria c’è il sentore che potrebbe non essere stata una buona idea…

LIVE GDR – L’ULTIMA BOMBA: IL KILLER DEL GOLIATH – PARTE 2 (feat. Serpentarium)

Ieri sera, sul canale YouTube di Serpentarium‬, si è tornati a sfrecciare fra le sabbie post-atomiche de L’Ultima Bomba!

Fabio Passamonti fa da Narratore mentre io, Matteo “Curte” Cortini, Simone Anselmi e Simone Delladio cerchiamo un distributore di benzina con prezzi onesti in mezzo alla Desolazione 81.

Nella scorsa sessione, il gruppo composto dall’elfa metallara Elvira Neon Clash, dal nano prepper Ratchet Dockdelta, dal verroide macellaio Krotz Spianametallo e dalla pretessa della bomba Sora Cora è riuscito a recuperare un veicolo da un vecchio sfasciacarrozze, strappandolo alle dita fredde e luminescenti degli zombie radioattivi.
Perché?
Per dare la caccia al pilota di un semiarticolato a 18 ruote modello “Goliath 352” che sta facendo strage nella zona, prendendo di mira gli altri veicoli che trova sulla sua strada. Una taglia per cui lo Sceriffo Glasgow è disposto a pagare molto bene!
Quindi, dopo aver trovato nel bagagliaio un bambino mutante con potenti poteri psichici, i quattro hanno raggiunto il luogo dell’ultimo avvistamento: una zona vicino a un vecchio distributore RexaCo, dove il killer si è scontrato con tale “Il Cavaliere”, riducendo la sua Auto Paladina (una Zodiac Firebolt parlante, si dice) a un rottame.
Dalle lamiere accartocciate, però, il gruppo è riuscito a seguire una lunga scia di sangue pensando che forse Il Cavaliere potrebbe essere sopravvissuto… solo che questa conduce alla vicina statione di servizio diroccata, dove degli orki hanno costruito la loro base e sembrano essere intenti a cucinare qualcosa.

Sarà spezzatino di Cavaliere o, magari, saremo più fortunati?
In qualsiasi caso, la prossima mossa sarà cercare di intrufolarsi (forse). Cosa può andare storto?

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI ZORGON

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO degli alieni che sicuramente a ferragosto organizzeranno una grigliata.

Gli Zorgon sono una specie extraterrestre che abita il pianeta Zorgo.
Hanno un aspetto antropomorfo e sono un po’ più alti degli umani, con la pelle color verde acquamarina, le orecchie appuntite e un crestino sulla sommità della testa, al posto dei capelli. Inoltre, i tratti del loro volto sono piuttosto duri, quasi “grezzi”, con fronti spaziose, occhi infossati, una bella mascellona e due zanne che spuntano dall’estremità inferiore della bocca.

Non si tratta di per sé di gente ostile, anzi, in qualche modo cercano di mantenere relazioni diplomatiche amichevoli con gli umani e altri alieni. L’unica cosa che rende tutto un po’ complicato, però, è la loro dieta: gli Zorgon sono infatti dei carnivori convinti e non si fanno alcun problema, nonostante tutto, a cibarsi delle altre specie.
Apprezzano in particolare gli umani, di cui sono davvero molto ghiotti, soprattutto da quando sono venuti in possesso di alcuni ricettari che spiegano come cucinarli al meglio.
Di recente, però, questo “problema” è stato risolto fornendo loro un prodotto sintetico simile, chiamato “I Can’t Believe It’s Not Humans!” (parodia di “I Can’t Believe It’s Not Butter!”, una marca di margarina famosa negli Stati Uniti).

Un’altra cosa interessante sulla loro storia è il fatto che Zorgo non sia il loro vero mondo di origine. Prima di arrivarvi, infatti, erano degli esuli spaziali che viaggiavano per la galassia alla ricerca di un pianeta dove stabilirsi.
Arrivati su Zorgo, vennero accolti dai suoi originali abitanti, i Pacifoidi, che insegnarono loro come coltivare e come costruire case e utensili.
In seguito, però, vennero invitati dagli Zorgon a un grande banchetto messo in piedi per ringraziarli… e vennero mangiati tutti. Ancora oggi, il ricordo di quel banchetto viene celebrato come “Il Giorno della Grande Festa” (parodia del “nostro” Giorno del Ringraziamento).

Gli Zorgon sono personaggi ricorrenti nelle strisce a fumetti di Brewster Rockit, disegnate da Tim Rickard a partire dal 2004 e inedite in Italia, che parodizzano vari aspetti della fantascienza classica e moderna mostrando la vita sulla Stazione Spaziale R.U. Sirius.
In particolare Karnor, il Leader degli Zorgon, è un personaggio ricorrente molto apprezzato, che crea spesso “problemi” per via del suo desiderio di cibarsi degli umani.

LIVE LIBROGIOCO – LA CASA DEGLI AUTOMI – PARTE 4

Quarto appuntamento con “La Casa degli Automi“, librogioco giallo scritto da Michele Buonanno, illustrato da Fabio Porfidia ed edito da Aristea!

La settimana scorsa abbiamo ultimato l’esplorazione della villa, raccogliendo numerosi indizi che però ancora fatichiamo a mettere insieme.
Fra quadri di tigri, libri in francese e orologi a pendolo misteriosi, la tresca fra Peter e Anne sembra ancora essere il movente più probabile per l’omicidio dal quale stiamo tentando di scagionarci. Ma non possiamo nemmeno ignorare il fatto che Sarah ci abbia mentito sulla sua visita alla torre e che Markus, il nostro terapeuta, sia sospettosamente “troppo pulito”.
In tutto questo, poi, continuiamo a essere tormentati da strane visioni di una sinistra figura con la tuba (forse il Curte, forse Mr. X della Tana delle Tigri), dal ricordo di sgradevoli scherzi subiti durante l’infanzia e, come se non bastasse, da una vera e propria allucinazione dei nostri amici trasformati in automi di legno.
Sempre più a corto di sanità mentale, ci apprestiamo quindi a iniziare un ultimo giro di interrogatori, visto che molti dei presenti ci devono delle spiegazioni.

Il finale del libro si avvicina. Riusciremo a provare la nostra innocenza prima di impazzire del tutto o verremo travolti dai nostri demoni? Forse ci stanno forse drogando senza che ce ne rendiamo conto?

LIVE GDR – DETECTIVES: LO SPETTRO DEL MIDLAND BELLE – PARTE 1 (feat. Serpentarium)

Ieri sera, sul canale YouTube di Serpentarium‬, live extra per mostrarvi in anteprima una sessione di Detectives – Victorian Crimes, il nuovo GDR investigativo ideato da Fabio Passamonti, Giulia Mannucci e Leonardo “Moro” Moretti!

Io, Giulia Mannucci, Silvia di ‪Escilgioco‬ e Arianna di Sakurari Books tenteremo di fare luce sul mistero proposto da Fabio Passamonti.
E questo non è solo tutto quello che posso dirvi, ma anche tutto quello che sapevo prima di iniziare la sessione!

FALLOUT: BAKERSFIELD, LA MOD CHE FONDE FALLOUT CON DOOM

 

Cosa succederebbe se gli originali Fallout e Doom, due capisaldi dei videogiochi anni 90, avessero un figlio?

La risposta è Fallout: Bakersfield, una MOD di Doom creata da Alexander e Denis Berezin che ci porta a zonzo tra le rovine di Necropolis a sparare duro contro ghoul e supermutanti.

Anche se il progetto è in sviluppo ormai da qualche anno, un paio di giorni fa è stato diffuso un trailer ufficiale che mostra delle parti di gameplay, incluse anche alcune scene di dialogo che lasciano intendere come il gioco non sarà un semplice tiro al bersaglio.
Vi metto qui il link, direttamente dal canale YouTube dell’autore.

Stando a quanto si vede alla fine del video, Fallout: Bakersfield è pronto circa al 60%, quindi (purtroppo) prima di poterlo giocare ci sarà da aspettare ancora un pochino. La stessa schermata lascia intravedere 2027 per qualche secondo, ma per ora prenderei questa informazione con le pinze.

Ciò nonostante sono rimasta affascinata: il trailer promette molto bene e nel guardarlo mi sono sentita immediatamente trasportata in quell’atmosfera da “vecchio Fallout” che ricordo dalla mia infanzia.
Spero che il progetto vada avanti e, soprattutto, che presto potremo vedere qualcosa di più.

LIVE GDR – L’ULTIMA BOMBA: IL KILLER DEL GOLIATH – PARTE 1 (feat. Serpentarium)

Ieri sera, sul canale YouTube di Serpentarium, siamo tornati nelle lande fantasy post-atomiche de L’Ultima Bomba!

Fabio Passamonti fa da Narratore allo sgangherato (e anche un po’ radioattivo) gruppo di Stranieri composto da me, Matteo “Curte” Cortini, Simone Anselmi e Simone Delladio.

L’avventura si intitola “Il Killer del Goliath” e già dall’inizio “movimentato” non promette davvero nulla di buono. Sarà però sicuramente adrenalinica, sopra le righe e con una buona dose di assurdità.
Resta solo da scoprire quanto!

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI HATERAKIANI

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO dei lontani parenti del Dottor Zoidberg, nati dalla penna dello scrittore di fantascienza umoristica Keith Laumer.

Gli Haterakiani, talvolta chiamati anche Haterakan, sono extraterrestri originari del pianeta Haterak.
Esteticamente sono molto simili – per farla semplice – a delle aragoste giganti, con un corpo lungo e segmentato ricoperto da un carapace arancione-rossastro irto di aculei, quattro paia di zampe inferiori da crostaceo, due braccia munite di potenti chele e altre due, più piccole, che spuntano dal centro del petto e si protendono in avanti, terminando con delle “mani” fatte da dita molli, prive di ossa, che usano per manipolare gli oggetti.
La testa, sempre corazzata, è composta invece da una bocca con mandibole uncinate, grossi occhi privi di palpebre in grado di percepire anche lo spettro infrarosso e un lungo corno ricurvo.

Si tratta di creature anfibie e molto resistenti, che possono resistere persino al vuoto spaziale. Inoltre, al confronto di un essere umano, sono velocissimi. Tanto che secondo i loro canoni, correre i 100 metri in 10 secondi è considerata una performance mediocre.
In compenso, però, ci sono alcuni suoni e colori che, seppur innocui per gli uomini, risultano invece estremamente fastidiosi per un Haterakiano, al punto da costituire una vera e propria forma di tortura.

Un’altra curiosa abitudine è che non sono soliti indossare vestiti, un lusso riservato solo agli esemplari di alto rango o comunque con qualche ruolo di spicco.
La maggior parte degli Haterakiani comuni preferisce invece adornare il proprio corpo con elaborate pitture simil-tribali.

Sulla loro società non si sa moltissimo: solo che hanno sviluppato la tecnologia per viaggiare nello spazio e, pur non essendo ostili di base, non si fanno problemi a cibarsi delle altre specie, talvolta arrivando persino ad allevarle per quello scopo.
Nel romanzo in cui compaiono (“Retief e i Signori della Guerra”, del 1968) vogliono infatti fare proprio questo con degli esseri umani.
Spetterà all’inviato diplomatico Jame Retief negoziare una pace fra i terrestri e gli Haterakiani, anche ricorrendo a mezzi ed escamotage non proprio convenzionali.

LIVE LIBROGIOCO – LA CASA DEGLI AUTOMI – PARTE 3

Andiamo avanti a perlustrare la villa de “La Casa degli Automi“, librogioco giallo scritto da Michele Buonanno, illustrato da Fabio Porfidia ed edito da Aristea!

Gli interrogatori dell’ultima volta hanno infatti portato alla luce un possibile movente: la tresca fra Peter, il medico, e Anne, la sua infermiera nonché moglie della vittima, Johann.
In più, abbiamo scoperto che Sarah, che ci aveva detto di aver incontrato Johann in cima alla torre, ha spudoratamente mentito. Ma perché?
Mentre ci arrovelliamo nel cercare risposte, abbiamo quindi iniziato a esplorare il piano superiore della villa alla ricerca di indizi, incappando – tra le altre cose – in una stanza piena di vari e disparati automi meccanici, uno più inquietante dell’altro, che sicuramente prima o poi serviranno a qualcosa, visto che danno il titolo al libro.
I nostri sospetti si sono poi rivelati fondati anche quando abbiamo scoperto un doppio fondo nell’armadio della nostra stanza, cosa che ci ha permesso di accedere a quella accanto, cioè la scena del delitto.
Lì, frugando, abbiamo avuto la prova che Johann sapesse della tresca di sua moglie e, forse, anche che avesse un curioso spirito voyeuristico.

Siamo sulla strada giusta per scagionarci? E, in tutto questo, riusciremo a venire a capo anche delle nostre amnesie e angosce?

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