GHOSTWRITER – COME TROVO LO STILE GIUSTO?

 

I cambi di stile sono l’aspetto più difficile del ghostwriting.
Scrivere bene non basta. Bisogna sapersi adattare e ascoltare tanto.

In questo terzo appuntamento, mi concentrerò su “Come agisce un ghostwriter”.

Prima di tutto è importante sottolineare un concetto: non è necessario conoscere tutto di tutto.
Ci si può specializzare in un determinato settore (secondo me è la scelta ottimale) ma la formazione arriva anche grazie alla varietà.
Affrontare diversi argomenti, spaziare, permette di confrontarsi con diversi target e, quindi, variare il proprio stile.

Siamo tutti d’accordo che non si può scrivere allo stesso modo un articolo di moda per una rivista e un podcast dall’impronta giornalistica/crime. Cambiano la terminologia, il tono, l’atmosfera, tra le altre cose.
La comunicazione, quindi, si deve adattare di conseguenza.

Il ghostwriter è un investigatore. Conosce il cliente, impara la sua gestualità, il suo modo di raccontare, i mezzi che usa per esprimersi e il suo pubblico di riferimento.
Se tiene dei webinar il ghost ci sarà. Se fa delle live lui sarà presente.

Detta così sembra più un tentativo di stalking ma posso garantire che, alla fine, si crea un vero e proprio rapporto di fiducia con il cliente, che è sempre bene rispettare.

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