Durante gli anni ’80 e ’90, gli artisti africani avevano il compito di rendere i poster dei film di Hollywood il più emozionanti possibile, indipendentemente dalla trama. Lo scopo delle loro opere era creare impatto: se il film era cruento, l’immagine doveva esserlo di più.
La maggior parte di queste locandine, dipinte a mano, sono state prodotte in Ghana.
“Il cinema mondiale è una lingua franca che tutti comprendiamo”, ha detto il mercante d’arte e collezionista Ernie Wolfe di Los Angeles che ha notato per la prima volta questi strani disegni durante un viaggio nel paese. “Questi poster attirano le persone perché invitano a un dialogo davvero incredibile, un confronto tra ciò che sai di un film e come lo immaginava il pittore. I disegni sono davvero fantastici.”
Durante le dittature militari degli anni ’70 e ’80, leggi restrittive hanno escluso l’importazione delle macchine da stampa su larga scala solitamente utilizzate per la produzione di poster. Per questo motivo, i ghanesi hanno realizzato a mano manifesti di film e altre insegne fino agli anni ’90.
L’unica limitazione era la dimensione delle tele: ognuna in particolare doveva stare sul lato di un sacco di farina da 50 kg o su due lati cuciti insieme.
Ma con i cambiamenti nel clima politico e nella tecnologia, negli anni, i poster realizzati a mano alla fine sono diventati obsoleti. O almeno, fino a quando i collezionisti d’arte dall’occidente non se ne sono interessati.
Oggi i migliori poster di film vengono pagati anche fino a 15.000 dollari. E con l’apertura del nuovo mercato globale, gli artisti locali hanno nuovamente iniziato a produrne di nuovi.
Ecco una piccola galleria: