Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO un alieno quanto mai particolare ma che mi ha subito affascinata: l’Uomo Cavolo (Cabbage Man), talvolta chiamato anche Testa di Cavolo (Cabbage Head), inventato dallo scrittore Richard Matheson e apparso per la prima volta nel suo racconto “Miss Stardust” del 1955.
Descritto come “un cavolo con un occhio solo, giallo, messo sopra un aspirapolvere con la giacca, che parla con voce artificiale e monocorde”, questo essere proviene dal pianeta Asturi Cridenta in rappresentanza di un gran numero di specie extraterrestri sparse per la galassia.
Si trova sulla Terra per chiarire alcune questioni burocratiche con lo sventurato pubblicitario Joe Willoughby, organizzatore del concorso “Miss Stardust”, sul cui nome l’Uomo Cavolo sostiene di avere diritto di copyright.
Inoltre, sempre secondo l’alieno, poiché il concorso mira a eleggere la più bella donna dell’universo (poi convenientemente ridimensinato a un più gestibile “della galassia”) è scorretto e offensivo che in gara vi siano solo umane. Quindi richiede che partecipino anche rappresentanti da altri pianeti, specificando di “avere i mezzi per ottenere la cosa attraverso la coercizione”.
Una situazione bizzarra e surreale, che causerà non pochi problemi a Joe, al suo staff e ai giudici del concorso, portando il caos (e strane modelle aliene, alcune piuttosto capricciose) nel piccolo auditorium che lo ospita.
Ultima curiosità: il personaggio è stato ripreso in un adattamento del racconto per la televisione, come episodio della serie “Storie Incredibili” andato in onda nel 1987. In questa versione, però, l’Uomo Cavolo è antropomorfo, sembra effettivamente fatto di foglie di cavolo, indossa un completo verde glitterato, grossi occhiali ed è interpretato da “Weird Al” Yankovic.

