MARTEDÌ DELLO XENO – MIKITAKA HAZEKURA

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO un alieno che forse non lo è ma si professa comunque tale, apparso in “Diamond is Unbreakable”, la quarta serie de Le Bizzarre Avventure di JoJo.

Mikitaka Hazekura, il cui vero nome lui dichiara essere Nu Mikitakazo Nshi, è un sedicente extraterrestre originario di un pianeta sconosciuto vicino alle Nubi di Magellano.

A parte le orecchie visibilmente a punta come quelle di un elfo, ha l’aspetto di un normale ragazzo adolescente, con altezza e peso nella media, la carnagione chiara, i capelli biondo platino (quasi bianchi) e gli occhi verdi.
Porta inoltre un orecchino al naso, collegato con una catenella fino all’orecchio sinistro, e di solito indossa un’uniforme scolastica decorata con simboli che richiamano il tema dello spazio e degli alieni (per esempio un disco volante, pianeti, stelle).

Al di là del suo aspetto, stando a quel che dice, ha 216 anni ed è venuto sul pianeta Terra per scoprire la sua cultura e vedere se è un buon posto per trasferirsi, visto che il suo mondo d’origine sta morendo.
A riprova di questo c’è una genuina curiosità per tutto ciò che lo circonda, anche le cose più banali, e il fatto che spesso non riesca a cogliere le sfumature dei discorsi o delle situazioni, per non parlare dell’utilizzo di molti oggetti (memorabile quando mangia un fazzoletto di stoffa che gli è appena stato offerto, per esempio).
Al di là di tutto, comunque, Mikitaka ha un’indole gentile e pacata.

Soffre però molto il suono acuto delle sirene, tanto da agitarsi e avere delle vere e proprie reazioni allergiche, come l’arrossarsi della pelle. Stando alle sue parole, anche solo sentirle in lontananza causa a quelli della sua specie un dolore intollerabile.

Un’altra caratteristica “aliena” rilevante è la capacità di mutare forma a piacimento e trasformarsi in qualsiasi oggetto voglia, replicandone perfettamente anche le proprietà fisiche.
È tuttavia soggetto ad alcune limitazioni, come l’impossibilità di replicare meccanismi complessi e quella di andare oltre le capacità del proprio corpo. Inoltre ha serie difficoltà nel riprodurre i volti delle persone, visto che dalla sua prospettiva gli umani sono tutti uguali.
Infine, la cosa gli richiede comunque concentrazione e deve avere ben chiara l’idea dell’oggetto in cui si sta trasformando, altrimenti potrebbe fargli assumere involontariamente capacità o comportamenti strani, dovuti alla sua ingenuità.

Se la capacità di trasformarsi, chiamata “Earth Wind and Fire”, sia uno Stand (in breve: la manifestazione fisica dell’energia vitale di qualcuno, di solito come entità antropomorfa, in grado di conferire poteri sovrannaturali) o meno è un argomento dibattuto esattamente come l’origine extraterrestre di Mikitaka, che potrebbe in realtà essere solo un essere umano con uno Stand particolare e una strana ossessione/convinzione di essere un alieno.
L’autore del manga, Hirohiko Araki, si è curato di seminare indizi che puntano in entrambe le direzioni, lasciando volutamente la cosa ambigua.
E forse è proprio questo a rendere il personaggio così interessante.

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