IL MIO COSTUME DI SHIN – DOROHEDORO

 

Finalmente il costume di Shin – Dorohedoro è pronto!

È il mio personaggio preferito quindi spero di averlo rappresentato bene 🫀🫀 ma vi giuro è stato complicatissimo!

Sicuramente lo porterò a qualche fiera, la maschera – anche se non sembra – è davvero comoda e morbida.

[Se non lo conoscete ANDATE A RECUPERARVI il manga! Trovate anche l’anime su Netflix]

MARTEDÌ DELLO XENO – MATARAEL

 

Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, Matarael, dall’universo di Neon Genesis Evangelion.

Nell’opera animata originale quasi tutti gli angeli sono gli antagonisti del genere umano che, a più riprese, cercano di raggiungere il quartier generale dell’agenzia speciale NERV, nella città di Neo Tokyo-3.

Questo, nello specifico, è conosciuto anche come Matriel: il nono angelo. Il nome trova riscontro in un testo religioso chiamato libro di Enoch, dove viene descritto come l’angelo della pioggia.

Le sue sembianze ricordano un aracnide con un unico corpo centrale dalla cui parte superiore si protendono quattro lunghi arti sovradimensionati rispetto al resto della sua struttura.
E proprio sul corpo centrale sono presenti otto “occhi” inscritti in un triangolo equilatero e uno disposto al centro della sezione inferiore (definito “occhio centrale”) dal quale Matarael riversa un liquido di colore ocra dall’elevato potere corrosivo.
È probabile che l’acido sia prodotto da una ghiandola disposta all’interno dell’angelo.

Questo è sicuramente l’angelo che mi ha impressionata di più, la prima volta che l’ho visto!

MARTEDÌ DELLO XENO – GAMORA

 

Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, un personaggio dell’universo Marvel.

Gamora è la figlia adottiva di Thanos ed è l’ultima della sua specie: gli Zen Whoberi.
Viene cresciuta e addestrata per assassinare Magus, una versione malvagia di Adam Warlock quindi diventa molto abile nell’uso delle arti marziali, guadagnandosi l’appellativo “la donna più mortale della galassia”.

È quindi una formidabile lottatrice, con una forza e un’agilità spaventosa in grado di utilizzare ogni arma della Via Lattea (ma preferisce utilizzare principalmente spade e coltelli) ed è specializzata nelle tecniche di infiltrazione.
Possiede anche un collegamento telepatico con Thanos.

Inoltre, nella serie Infinity Watch si dice che Gamora sia stata potenziata ciberneticamente per avere abilità sovrumane e un rapido fattore di guarigione che le ha permesso di sopravvivere al calore di un sole artificiale.

Il personaggio, nel Marvel Cinematic Universe, è interpretato da Zoe Saldana: all’inizio la vediamo come spietata e letale assassina ma dopo essersi alleata con Peter Quill, Rocket Raccoon, Groot e Drax trova una sorta di redenzione.

Art: Wesley Burt

MARTEDÌ DELLO XENO – I GIOIELLI VIVENTI DI ARPHAL

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO degli alieni decorativi.

I Gioielli Viventi di Arphal, talvolta chiamati anche solo “Pietre Viventi”, sono forme di vita cristalline non senzienti che si attaccano alla pelle di altre creature.

Originarie – lo dice il nome stesso – del pianeta Arphal, hanno forma e dimensione varia. E grazie alle loro caratteristiche vengono utilizzati come gioielli, talvolta persino per creare bellissime composizioni, e godono di grande popolarità.
Indossarli è infatti generalmente considerato segno di buon gusto, anche se – va detto – non tutti si sentono a proprio agio all’idea di avere un altro essere vivente appiccicato addosso.

In ogni caso, non è infrequente trovarli in vendita nei mercati alieni, per esempio quello fornitissimo del pianeta Syrte, Capitale dell’Impero dei Mille Pianeti, così come ci viene mostrato nell’omonimo fumetto della serie “Valérian e Laureline agenti spazio-temporali”, del 1971, da cui ho preso l’immagine per questo articolo.

Voi li indossereste?

BLACK MARROW

 

Eccomi con un breve post dedicato a Black Marrow!

Fumetto di Pastaacolazione, lo trovate sul sito di Hollow Press.
È una storia autoconclusiva che ho letto e riletto diverse volte; ci tenevo a formulare una “recensione” il più accurata possibile perché mi è davvero piaciuta moltissimo.

La voce narrante del Necromante sarà la nostra unica guida tra queste pagine ricche di colori, sfumature e dettagli. La troveremo sempre in prima persona: scelta particolarmente azzeccata perché è un po’ come se il lettore riuscisse a spiare quel protagonista misterioso, abominevole e corroso dall’ossessione.

Scopriamo un lungo e violento rituale che mi ha suggerito – da amante del 40K – quella sensazione angosciante, malata e sporca tipica di Nurgle.

Certamente ci troviamo di fronte a una storia Dark Fantasy di grande impatto – emotivo e visivo – curatissima in ogni dettaglio che si prende a forza tutto lo spazio necessario sul foglio. Infatti le tavole strabordano fuori dagli spazi, creano cornici o interagiscono attivamente con la storia generando nel lettore una totale immersione (molto coerente con il concetto stesso della trama).

Davvero complimenti all’autore, super-consigliato!

BLACK ORCHID

 

Siamo alla fine degli anni ’80: periodo di svolta per il fumetto americano, in particolar modo per quello relativo ai supereroi.

Ed è qui che si inserisce – tra tanti – anche Neil Gaiman, che proprio in quel periodo muoveva i primi passi nel mondo della narrativa.

Nel 1987 lo scrittore inglese viene coinvolto da Karen Bergen nella campagna di rilancio di diversi personaggi DC di seconda fascia e il progetto “Black Orchid” si sviluppa in modo del tutto originale.

Black Orchid, supereroina protagonista dell’omonima serie, è legata alle piante e alla natura: simboli di serenità e poesia che scaturiscono dal contatto più puro e sincero con la Terra. L’autore potenzia questi tratti per raccontare una storia che conduce a una riflessione sull’esistenza e sul desiderio di immortalità.

Già dalle prime tavole è chiaro il desiderio di voler andare oltre certi cliché della scrittura a fumetti e buona parte del merito va proprio al disegnatore, Dave McKean, con il suo stile pittorico surreale.

Una trama che si svolge tra il reale e l’onirico, con tematiche estremamente adulte che raccontano di abusi fisici e psicologici (sia in infanzia che in età adulta), relazioni tossiche e riflessione sull’esistenza stessa grazie alla metafora, seppur appena sfiorata, dell’ecologismo.

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI ALIENI CIPOLLA

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO degli alieni odorosi apparsi nel manga GANTZ.

Le creature soprannominate “Alieni Cipolla”, di cui non conosciamo il vero nome, sono forme di vita extraterrestri provenienti da un sistema stellare morente non molto distante dalla Terra, pianeta sul quale hanno trovato rifugio.

Estremamente ghiotti di cipolle verdi (giustamente), come aspetto e proporzioni sono piuttosto simili agli esseri umani, ma la loro pelle è color verde pallido mentre i capelli di un verde più scuro.
Ci surclassano invece come forza e resistenza, cosa che permette loro di incassare grandi urti, resistere anche a ferite molto gravi e compiere balzi prodigiosi, probabilmente perché abituati a una gravità maggiore rispetto a quella terrestre.
Le loro mani sono poi dotate di lunghi artigli retrattili, taglienti come rasoi e, inoltre, se si trovano in situazioni di stress, secernono una sostanza vischiosa dall’odore molto forte.

Nonostante queste caratteristiche, non sono ostili con gli esseri umani a prescindere. Anzi, si dimostrano socievoli, cercano di evitare lo scontro e sembrano essersi integrati piuttosto bene nella nostra società.
Quando vengono attaccati, però possono reagire con incredibile furia, dimostrandosi avversari temibili.

Si tratta dei primi alieni che compaiono nel fumetto, nonché i primi bersagli che la Sfera Nera assegna al gruppo di protagonisti. La missione, però, si rivelerà più difficile (e drammatica) del previsto.

BLACK KISS

 

Black Kiss è una serie di fumetti americani erotici hardboiled del 1988 scritta e disegnata da Howard Chaykin.

I contenuti sono piuttosto controversi e forti, con scene esplicite che, ai tempi, attirarono molte polemiche.
Lo stesso stampatore della Vortex Comics si rifiutò di pubblicare il libro a causa delle sue tematiche indecenti, riservate a un mercato per soli adulti. La Vortex, quindi, mise in vendita i fumetti della serie all’interno di una busta di plastica sigillata così da scoraggiare eventuali passanti dall’aprire la confezione e vederne le pagine interne.

Quindi perché recuperarlo?

È una storia che – devo dire la verità – mi è sembrata inizialmente piuttosto piatta. Non capivo dove andasse a parare ma, con l’avanzare della trama, si è trasformata in una vicenda sempre più intricata, interessante… e occulta.

Non posso dirvi altro, però vi rimando alle parole dell’autore: “Il libro fu fatto in un momento in cui si parlava seriamente di provare a creare un sistema di classificazione per i fumetti. L’idea, quindi, era di realizzare una storia che sarebbe stata spaventosa e offensiva… e, soprattutto divertente”.

MARTEDÌ DELLO XENO – GLI YAG

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO, una specie aliena dell’universo di Conan il Barbaro.

Gli Yag sono creature umanoidi provenienti dal pianeta omonimo, verde e rigoglioso, situato ai confini dell’universo, molto lontano dalla Terra.

Hanno il corpo essenzialmente uguale a quello degli uomini, ma una grande testa che ricorda quella degli elefanti, con tanto di proboscide prensile, zanne e grosse orecchie.
In più, sono dotati di un paio di larghe ali piumate che consentono loro di volare anche nello spazio e di conseguenza, anche se non è ben chiaro come, sono in grado di resistere nel vuoto cosmico senza problemi.

E questa non è la loro unica capacità sorprendente: gli Yag sono infatti maestri della stregoneria, depositari di conoscenze e incantesimi ancestrali potentissimi. Ed è probabilmente per questo motivo che dimostrano spiccate capacità extrasensoriali come chiaroveggenza, retrocognizione e persino precognizione.

In una delle sue tante avventure, Conan incontra Yag-Kosha, l’ultimo esponente della specie presente sul nostro pianeta, fatto prigioniero da un mago malvagio.

Questi racconta al Cimmero di come, molto prima che la specie umana esistesse, il pianeta Yag fu teatro di una terribile guerra civile che portò alcuni degli abitanti a scegliere l’esilio, cercando un’esistenza pacifica da qualche altra parte nell’universo.
Giunti sulla Terra dopo un lungo peregrinare nello spazio, gli esuli Yag scelsero di vivere isolati, senza interferire con lo sviluppo delle civiltà autoctone (anche se qualcuno, pare, non fu proprio ligio al proposito e finì con il farsi venerare come un dio).
Col tempo, poi, la popolazione andò diminuendo fino a raggiungere l’orlo dell’estinzione.

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