Il micrometro di bellezza, noto anche come calibratore di bellezza, è un dispositivo progettato nei primi anni ’30 per aiutare nell’identificazione delle aree del viso di una persona che necessitano di esse nascoste o messe in risalto dal trucco.
Non è un caso, infatti, che tra i suoi inventori sia annoverato anche il famoso estetista Max Factor Senior, fondatore dell’omonima azienda di cosmesi.
Posizionato sopra e intorno alla testa e al viso, il micrometro di bellezza utilizza strisce metalliche flessibili che si allineano con le caratteristiche del viso di una persona.
Le viti che tengono in posizione le strisce consentono ben 325 regolazioni diverse, consentendo all’operatore di effettuare misurazioni con una precisione al millesimo di pollice.
Gli inventori affermarono di cercare in particolare due misurazioni chiave: l’altezza del naso e della fronte, che dovrebbe essere la stessa, e la distanza tra gli occhi, che dovrebbero essere separati tra di loro da uno spazio equivalente alla larghezza di un occhio.
La compagnia Max Factor dichiarò in oltre che il dispositivo permise al fondatore di “comprendere meglio il viso femminile”, anche se l’aspetto decisamente inquietante portò la rivista Wired, anni più tardi, nel 2013, a definirlo “un congegno in stile Arancia Meccanica che mescola frenologia, cosmesi e un’analisi pseudo-scientifica avvizzita” e il Guardian, sulla stessa falsariga, “un aggeggio che sembra uno strumento di tortura”.
Il micrometro di bellezza fu completato nel 1932 ed era principalmente destinato all’uso nell’industria cinematografica. Questo perché si temeva che proiettando in scala larga (come quella del grande schermo di un cinema) il viso di un attore o di un’attrice si mettessero in risalto tutte le sue imperfezioni.
Una volta identificate quelle, sarebbe stato quindi possibile applicare un trucco correttivo.
Per un certo periodo, poi, si provò anche ad impiegarlo nei negozi di bellezza, ma non ottenne mai molto successo.
Strano, con design così accattivante.
Ad oggi si ritiene che ne esista ancora solo un esemplare, esposto all’Hollywood Entertainment Museum. Messo all’asta nel 2009, è stato valutato “solo” tra i 10.000 e i 20.000 dollari.