LETTERATURA CHE HA PREVISTO IL FUTURO

 

Si parla spesso di “previsioni” del futuro nel cinema o nelle serie TV (soprattutto nei Simpson) ma anche nella letteratura si trovano esempi di innovazioni predette con largo anticipo.

– La prima transazione effettuata tramite carta di credito risale al 1950 (negli Usa). Ma Edward Bellamy ne aveva già parlato nel suo romanzo “Guardando indietro”, pubblicato nel 1888.

– George Orwell, nel suo 1984, ha parlato del terribile “Grande Fratello” anticipando lo spionaggio governativo di massa sulla popolazione civile. Il libro è del 1949: ben 64 anni prima dello scandalo dell’NSA.

– A H.G. Wells, sono state attribuite diverse intuizioni del futuro come la bomba atomica (circa 30 anni prima della sua realizzazione) o la comune segreteria telefonica. O ancora, nel “Risveglio del dormiente”, del 1899, dove descrive le porte scorrevoli 61 anni prima della loro creazione.

– Nella raccolta di racconti Ralph 124C 41+ di Hugo Gernsback, del 1911, troviamo una serie di invenzioni che ora sono di utilizzo comune: videocellulari, stoffa artificiale ed energia solare.

– Nel 1950 Ray Bradbury pubblicò Fahrenheit 451 dove descrive un paio di cuffiette radio che si inseriscono all’interno dell’orecchio e che a molte persone ricordano gli auricolari dell’iPod.

– In Guida galattica per gli autostoppisti (1979) di Douglas Adam troviamo, per la prima volta, il concetto di traduzione vocale in tempo reale. Nel 2014, 34 anni dopo, Google ha aggiornato la sua app traduttore per includere questa funzione.

– Il Neuromante di William Gibson è una miniera di previsioni azzeccate. Dal cyberspazio agli hacker, fino ai Google Glass.

Fonte: Focus
Immagine: Spoon Graphic

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