GDR e scrittura hanno un altro punto d’incontro: i PNG.
Acronimo di “personaggi non-giocanti”, gli scrittori li conoscono con il nome di “personaggi secondari”.
Sono entità che rendono vivo il contesto in cui si svolge l’avventura e hanno personalità e obiettivi: proprio come i protagonisti.
“Eh, ma non è che posso approfondire ogni singolo personaggio della mia storia.”
Vero. Non serve un lavoro capillare, ma uno mirato.
Bastano pochi elementi per rendere un PNG efficace e funzionale.
Crearti un’immagine mentale del soggetto.
Appunta i suoi tratti salienti: sono sufficienti un sostantivo e un aggettivo per rendere l’idea del tipo di personalità che vuoi ricreare.
Come ti immagini un “cavaliere ubriacone”?
Ha i capelli unti, disordinati? Le guance rosse?
Attenzione perché “l’aspetto” non riguarda solo i particolari che coinvolgono la vista, ma anche quelli che implicano gli altri sensi.
“Il cavaliere ubriacone” avrà un alito pungente (olfatto) o sbiascicherà i concetti che vuole esprimere (udito).
Visualizza una giornata “tipo” del tuo PNG.
Il “cosa fa” è sempre dettato dal suo scopo primario mentre il “come lo fa” dipende dalla sua personalità.
Non dimenticarti di pensare alla funzione di un personaggio secondario all’interno dello scenario.
“La sua assenza stravolgerebbe la trama?” Se la risposta è sì, allora ti trovi davanti a un comprimario e in quel caso ti dovrai soffermare per un ulteriore approfondimento.
Un PNG ben inserito e coerente nelle azioni, ti fornirà senza dubbio molti spunti.
Immagine: Kimetsu Pinterest