In occasione dell’uscita de L’età della polvere – Il villaggio dell’Orsa, vi racconto tre personaggi cardine del libro mostrandoveli unicamente per il loro modo di esprimersi.
Oggi vi parlo del linguaggio di Mastercode, il missionario. Un giovane che custodisce il segreto dell’Alga-Rad: la pianta che riduce gli effetti delle radiazioni.
La sua parlata è forbita (per i parametri della Devastazione).
È un personaggio colto, abituato a confrontarsi con persone istruite ma anche a spiegarsi con i tanti disperati delle terre aride.
Qui lo vediamo parlare con Preston, il suo amico, a proposito dei predoni di Redhead.
– Il nome corretto è funghi. Ne esistono di tante tipologie e specie, alcuni si possono mangiare ma non di questo tipo.
– Sono velenosi?
– Esatto. Non sono commestibili nemmeno dopo averli cotti. Uccidono allo stesso modo chi li assaggia e la pianta che li ospita. Sono parassiti. E questo vuol dire che rubano cibo all’albero, ammazzandolo lentamente. La cosa interessante è che la maggior parte dei funghi aggrediscono soggetti già deboli o con gravi ferite. Si inseriscono nei punti di frattura come questo e poi diventa difficile toglierli – disse indicando uno scorticamento tra tronco e ramo infetto. – Il mio Maestro paragonava alcuni uomini a parassiti e, ora che ci penso, li trovo anch’io incredibilmente somiglianti a Redhead e al suo gruppo di spore.
Artwork: Fabio Porfidia