IL PASTO NUDO

 

Il “Pasto Nudo” è un film del 1991, diretto da David Cronenberg e tratto dal celebre romanzo di William S. Burroughs.

La trama prende spunto da alcune visioni del libro, costituito da una serie di episodi sconnessi ai quali Cronenberg si è rifatto per scrivere la sceneggiatura del film.
Nella seconda parte, per esempio, si narra un episodio della vita reale di Burroughs: Martin e Hank recuperano il protagonista dal suo viaggio nell’Interzona e lo invitano a concludere il suo romanzo aiutandolo a ordinare le centinaia di appunti stesi fino a quel momento. Esattamente come nel 1957, quando Burroughs fu ritrovato a Tangeri sotto l’effetto di stupefacenti e sommerso da fogli di carta che lo scrittore non ricordava di avere scritto. Furono Allen Ginsberg e Jack Kerouac ad aiutarlo, ricomponendo i frammenti del Pasto Nudo.

Burroughs, infatti, era fuggito a Tangeri dopo aver ucciso accidentalmente la moglie, giocando al Guglielmo Tell con una pistola: un episodio riportato per ben due volte nel film, come a voler sottolineare il trauma subito dallo scrittore.

Insomma, David Cronenberg è riuscito a creare una storia che ragiona sul concetto di dipendenza, di realtà fittizia e che diventa quasi un incubo per la mente in quel mondo fatto da mostri, alieni e creature deformi dall’aspetto umanoide.

Un film fantascientifico, allucinato, grottesco e anche un po’ noir.

VIDEODROME

 

Videodrome, film del 1983 scritto e diretto da David Cronenberg, è crudo e spaventoso.

Rappresenta una tematica che trovo molto affascinante: il mutare della carne che si fonde con la tecnologia. E, alcune scene, sono diventate proprio rappresentative del genere.

La trama la conoscete: Max Renn (James Woods), presidente di un canale pornografico della TV via cavo, è alla ricerca di nuove idee che attraggano un numero maggiore di utenti. Sarà durante un’indagine di mercato che scoprirà l’esistenza di “Videodrome”: un angosciante spettacolo di torture destinato a cambiare la sua vita.

Ho raccolto qualche curiosità:

– David Tsubouchi, ex ministro dell’Ontario, compare come un commerciante di pornografia giapponese. Questa breve apparizione venne sfruttata dall’opposizione.

– Il film è stato in produzione solo per il periodo dal 27 Ottobre 1981 al 23 Dicembre 1981.

– Andy Warhol ha chiamato il film “l’Arancia Meccanica degli anni ’80“.

– Le videocassette utilizzate nel film (quelle più importanti) sono in formato Betamax. Questo perché le cassette VHS erano troppo grandi per entrare nel falso stomaco per le scene con gli effetti speciali.

– Il film ha ispirato il numero 15 di Dylan Dog “Canale 666” e il numero 98 “Lo sguardo di Satana”.

– Era previsto un epilogo mai girato che mostrava Max Renn, Bianca O’Blivion e Nicki Brand sul set di Videodrome: Bianca e Nicki con le fessure sul torace, da cui emergevano strani organi sessuali mutati. La scena però non venne realizzata per difficoltà di trucco e poco budget.

fonte: Ciak news

LA MOSCA

 

La mosca (The Fly) è un film del 1986 diretto da David Cronenberg.

Remake di “L’esperimento del dottor K.” del 1958, entrambi tratti dal racconto The Fly di George Langelaan.

La pellicola appartiene al filone del cosiddetto “body horror”.

I due protagonisti sono Jeff Goldblum e Geena Davis (all’epoca coppia anche nella vita reale) nei panni dello scienziato Seth Brundle e della giornalista Veronica ‘Ronnie’ Quaife.

Qualche curiosità:

– Nel vedere il film, tutti gli esperti di motociclismo conosciuti dal regista (che è a sua volta un grande appassionato di motori), hanno riconosciuto al volo il monocilindro Ducati che, ribaltato e ingrandito in scala, fece notoriamente da modello per le telecapsule.

– La pellicola vinse l’Oscar come miglior trucco nel 1987 stesso.

– Michael Keaton rifiutò il ruolo del protagonista.

– Il film inizialmente doveva essere diretto da Tim Burton.

– Vediamo il regista in un cameo: è il medico che, nell’incubo, fa nascere il figlio della Davis.

– Ci sarebbero due scene “tagliate”: una dove Seth tenta di trovare un rimedio provando nuovamente un esperimento con le tele-capsule (si serve di un babbuino e di un gatto creando un terribile ibrido pericoloso che verrà ucciso dal protagonista a sprangate). L’altra (che non venne nemmeno girata ma tagliata in scrittura) vedeva il protagonista sorpreso da una donna a cibarsi di immondizia in un cassonetto: finiva per aggredirla, immobilizzarla e divorarla dopo averle vomitato in faccia la sua saliva corrosiva.

– A insaputa del cast, David Cronenberg fece esplodere uno sparo a salve così da ottenere una reazione immediata di paura e far balzare tutti gli attori nello stesso istante (durante la scena del braccio di ferro al bar).

– La frase “Abbi paura, invece. Abbi molta paura!” intimata da Veronica alla prostituta venne suggerita a Cronenberg da Mel Brooks durante le prove.

– Il trucco è stato molto impegnativo per Jeff Goldblum, che ha dovuto sottoporsi a estenuanti sessioni di make-up della durata, a volte, di 10 ore.

– Per realizzare la saliva corrosiva dell’uomo-mosca che la creatura utilizzava per alimentarsi, Walas usò una miscela di miele, uova e latte.

– Mel Gibson venne considerato come protagonista ma dovette rifiutare perché già impegnato con Arma letale.

– Vennero girati ben 4 finali differenti, che furono tutti scartati perché ritenuti deboli o addirittura controproducenti: uno di questi vedeva Veronica svegliarsi dopo aver sognato di dare alla luce il figlio di Brundle. Al suo fianco, nel letto, c’è Stathis, che la rassicura dicendogli che il figlio in realtà sarà il loro. Riaddormentatasi, Veronica sogna un bimbo con le ali da farfalla che esce fuori da un bozzolo e vola verso un varco luminoso.

fonte: ciak magazine

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