“Quantum Leap” è una serie televisiva di fantascienza del 1989 diventata cult. Essa racconta le avventure dello scienziato Sam Beckett che, per aver collaudato troppo presto un macchinario di sua invenzione, viaggia nel tempo senza controllo, “scambiandosi” casualmente (o quasi) con persone di altre epoche. Suo unico accompagnatore è l’ologramma del Colonnello Albert “Al” Calavicci, migliore amico e unico punto di contatto che Sam ha con la sua epoca, il 1999.
Nonostante l’elemento fantascientifico sia presente in maniera costante all’interno della serie (viaggio nel tempo, ologrammi, super-computer), esso rimane comunque in sottofondo, dato che gli episodi sono sempre ambientati in epoche passate (indicativamente tra gli anni ’50 e ’90). Molto, molto, raramente viene mostrato il presente e quando ciò avviene la cosa resta circoscritta all’interno della base militare segreta che ospita il progetto Quantum Leap.
C’è però un’eccezione. Nell’episodio 5 della stagione 5, “Salto nel Crimine”, in cui Sam si scambia in uno psicopatico omicida, a noi pubblico viene mostrato, per la prima e unica volta all’interno della serie, un piccolissimo stralcio di quella che è la vita quotidiana nel 1999.
In breve: il criminale che ha occupato il posto di Sam riesce ad evadere dalla base segreta e, mentre Al si mette sulle sue tracce per catturarlo, egli raggiunge la città vicina, adesca una prostituta (truccata in maniera eccentrica e con indosso quelle che sono letteralmente delle lucine di Natale) con lo scopo di ucciderla e si fa condurre a casa sua.
A causa del budget probabilmente piuttosto ristretto, le location sono abbastanza limitate, ma a loro modo affascinanti.
Vediamo l’interno dell’auto di Al, in realtà piuttosto normale, ma che si rivela dotata di interessanti optional come un computer di bordo (con cui il Colonnello parla), un lettore di dischi e la possibilità di utilizzare il parabrezza anteriore come schermo.
Poi la scena si sposta in una strada in stile retrofuturistico, illuminata da molti neon e sul sottofondo della quale è possibile scorgere alti palazzi in penombra. Più un divertente cartello che ricorda che il parcheggio è riservato ai veicoli elettromagnetici.
Infine, un appartamento (o una stanza del bordello, forse), in cui lo stile cambia in futuristico. Anche qui spiccano neon di vari colori, suppellettili metallici dalle forme bizzarre e un letto/divano con sopra una coperta argentata.
Insomma, una interpretazione molto “classica”, oggi quasi al limite del cliché. Ma che, se pensiamo all’anno in cui è stato girato l’episodio (il 1992), acquista un fascino tutto particolare e mostra come all’epoca si poteva immaginare l’immediato futuro.
Qua sopra trovate una piccola galleria con alcuni screenshot che ho fatto dell’episodio.