L’ASTROLABIO DI VASCO DE GAMA

 

Una spedizione dell’Università di Bournemouth (UK), in collaborazione con la società Blue Water Recoveries, il National Geographic Society Expeditions Council e del Ministero della cultura dell’Oman, ha scoperto, sui fondali a sud della Penisola Araba, quello che potrebbe essere l’astrolabio utilizzato dal celebre esploratore Vasco da Gama.

Il rinvenimento è avvenuto tra i resti di quello che ormai molti considerano il relitto della Esmeralda, una delle navi appartenenti alla flotta del navigatore portoghese che affondò nel corso di una violenta tempesta durante il ritorno dalle Indie, ormai più di 500 anni fa.

L’oggetto ritrovato dai sub è subito apparso di grande interesse e non solo perché gli astrolabi sono molto rari: lo stemma inciso sulla superficie era infatti quello di Emanuele I, il re portoghese incoronato nel 1495 che affidò a Vasco da Gama l’incarico di guidare le sue navi verso Oriente.

Ma che cos’è un astrolabio?

L’astrolabio è uno strumento astronomico utilizzato dagli antichi per localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti, come la Luna, il Sole o le stelle e capire così dove ci si trovava.

Un astrolabio “standard” è formato da un braccio e un cerchio graduato, simile ad un goniometro, che è scavato al centro per ospitare una lamina su cui è incisa la proiezione di punti della sfera celeste ad una certa latitudine. Il calcolo della posizione viene poi utilizzato grazie ad una “rete” mobile che scorre sotto i vari punti per determinare la posizione degli astri.

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