L’equazione di Drake è una formula matematica finalizzata a stimare il numero di civiltà extraterrestri esistenti nella Via Lattea in grado di comunicare.
Teorizzata dall’astronomo Frank Drake (Chicago 1930), uno dei fondatori del SETI.
Così si presenta l’equazione:
N= R* x fp x ne x fl x fi x fe x L
Dove:
N è il numero di civiltà extraterrestri presenti nella nostra galassia con cui si potrebbe comunicare.
R* è il tasso annuo di formazione di nuove stelle.
fp è il numero di stelle che possiedono pianeti.
ne è il numero medio di pianeti per sistema stellare in grado di ospitare la vita.
fl è il numero di pianeti con cui si è sviluppata la vita.
fi è il numero di pianeti fl in cui si è sviluppata la vita intelligente.
fc è il numero di società extraterrestri in grado di comunicare.
L è la stima della durata di queste civiltà.
Come si intuisce l’equazione è meramente teorica benché si sia tentato di risolverla dando valori medi, probabili e teorici.
I valori proposti da Drake fecero risultare che N è pari a 10. Successivamente in molti proposero variazioni sul valore di uno o più fattori in base a studi più specifici o stime derivate da considerazioni sulla vita sulla Terra, cosicché il valore N varia dai 600.000 a 0,0000001.
Proprio sui suoi tentativi di risoluzione vengono mosse le critiche più aspre, partendo dal presupposto che i dati non sono verificabili, troppo generici o che ignorano altri fattori chiave (come influenza esterna di altre specie senzienti, la colonizzazione di altri pianeti o la nascita di diverse civiltà intelligenti sullo stesso pianeta in ere differenti).
Altre critiche vengono rivolte alla natura antropocentrica dell’equazione, considerando solo i pianeti con parametri simili alla Terra come adatti alla formazione della vita ed escludendo la possibilità di formazione di vita intelligente su pianeti gioviani, ad esempio.
Nonostante la variabilità dei suoi fattori, però, il valore teorico dell’equazione di Drake diede dignità al programma SETI ed è alla base di tutti i tentativi fatti dall’umanità di comunicare con specie aliene presenti nella nostra galassia, come la targa sui Pioneer 10 e 11 e il messaggio di Arecibo.