Ad appena due settimane dall’annuncio della Cina sullo “sviluppo di un super soldato biologicamente potenziato” la Francia ha dato il via libera allo studio sui “cyborg”.
I francesi cercano di migliorare le capacità “fisiche, cognitive, percettive e psicologiche” dei soldati e, fin qui, niente di nuovo, in realtà.
Le truppe naziste erano imbottite di Pervitin, un’anfetamina sintetica che consentì loro di prendere la Francia in soli tre giorni, senza dormire e senza fermarsi.
Oggi questa forma di “doping” alza semplicemente il tiro, e porta il super soldato sul piano biologico.
Si potrebbe far ricorso non solo alla robotica o alle super divise (come la Ratnik-3 dell’esercito russo) ma addirittura a modifiche del DNA per acquisire maggiore velocità e forza.
Michael Clarke, docente di studi sulla guerra al Kings College di Londra, ne è certo: “Abbiamo raggiunto il punto in cui potremmo potenzialmente manipolare il DNA delle persone per generare in loro forza extra, resistenza e altre cose proprio come facciamo con gli animali. Quello che tutti temono potrebbe accadere tra 30 anni, visti altri 10 anni di sviluppo e sperimentazione”
Qualche esempio di queste tecnologie, giusto per darvi un’idea (alcune ancora in fase di sviluppo o semplici teorie):
– Microchip cerebrali: alla Francia è stata data la possibilità di sviluppare microchip per aumentare le capacità del cervello dei soldati.
– Occhi bionici: in fase di sviluppo a Hong Kong, offre agli utenti la visione a infrarossi e notturna.
– Super udito: tra i sistemi USA di comunicazione e protezione tattica ci sono auricolari intelligenti che aumentano l’udito dei soldati in modo quasi sovrumano.
– Impianti medici: la DARPA, il braccio di ricerca del Pentagono, sta sviluppando impianti cyborg per monitorare l’efficienza del combattimento.
– Esoscheletri: L’esercito americano ha testato un esoscheletro che può essere attaccato alle gambe dei super soldati e aumentare la loro produttività fino a 27 volte.
– Immunità al dolore: da anni l’iniziativa Persistence in Combat della DARPA mira a consentire ai soldati, tra le altre cose, di sopprimere il dolore per 30 giorni.
Tuttavia esistono delle limitazioni a questo, problemi di natura etica: i militari non possono utilizzare tecnologie che interferiscano con l’umanità fondamentale di un soldato. Il libero arbitrio deve (teoricamente) essere sempre mantenuto.
La Cina però sembra non porsi questo problema affermando qualcosa di spaventoso: “Non ci sono confini etici alla ricerca del potere da parte di Pechino”.
Fonte: FuturoProssimo