Tokyo Jungle è un videogioco di sopravvivenza e azione del 2012, creato da PlayStation C.A.M.P assieme al Crispy’s! Studio e distribuito da Sony Computer Entertainment per PlayStation 3 e, successivamente, portato anche su PS Vita.
Le premesse sono semplici: l’umanità si è estinta all’improvviso, lasciando il pianeta in mano agli animali.
Ora, in una Tokyo riconquistata dalla natura, le strade un tempo gremite di persone sono diventate teatro di feroci scontri fra le diverse specie, ognuna impegnata – a suo modo – nel cercare di sopravvivere e proliferare.
Il giocatore è infatti chiamato ad assumere il controllo di vari animali sia domestici che selvatici, spesso organizzati in branchi (anche interspecie), e assicurarsi di farli provvedere ai loro bisogni primari. Si parte con il volpino di Pomerania e si arriva a leoni, struzzi ed elefanti, passando per galline, coniglietti e gazzelle.
Completando le missioni previste dall’arco narrativo della Modalità Storia, poi, si potrà anche arrivare a scoprire che fine hanno fatto gli esseri umani.
Tokyo Jungle mescola tantissimi generi. Include passaggi stealth, di esplorazione, combattimenti e anche una spiccata componente gestionale, dato che bisogna scegliere con cura dove fare la tana, quali animali includere nel gruppo e quali di loro far riprodurre per portare avanti i tratti genetici più utili.
Va però detto che il gioco è ben lungi dall’essere realistico e non si prende troppo sul serio: non mancano infatti i personaggi strani e fuori contesto, come dinosauri e cani robot, le situazioni bizzarre né la possibilità di personalizzare i personaggi con buffi accessori di moda.
Nonostante le limitazioni della grafica (già poco brillante per l’epoca), gli scenari sono molto suggestivi e discretamente variegati, con quella “vibe” post-apocalittica urbana che piace a me.
Il difetto, stando alle recensioni, si trova in un gameplay che alla lunga diventa ripetitivo, come spesso capita ai giochi open world.
In Europa e America, purtroppo, Tokyo Jungle è uscito solo in versione digitale. Oggi lo si può trovare incluso con l’abbonamento al servizio PlayStation Plus Premium, nel catalogo dei Classici.