Lo Squalo, regia di Steven Spielberg, ha davvero bisogno di presentazioni?
Ho raccolto qualche curiosità:
– Il film è costato 9 milioni di dollari e ne ha incassati 471.
– Tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, è ispirato a una storia vera (gli attacchi di squali del Jersey Shore del 1916). L’effetto che il film fece sulle persone, generando una psicosi collettiva verso gli squali, non gli piacque. Benchley decise, quindi, di dedicare il resto della sua vita a proteggerli.
Nei primi anni 2000 scrisse un altro libro sugli squali questa volta, per difenderli.
In un’intervista a National Geographic disse che il più grande equivoco che li riguarda è «la teoria che gli squali prendano di mira gli esseri umani e che siano mangiatori di uomini. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Ogni volta che vediamo la gente in televisione circondata da squali, è sicuro al 99 per cento che gli squali sono stati attirati con un’esca. E si dà una falsa impressione, perché per natura gli squali preferiscono stare lontano dalla gente». Lo scrittore concludeva anche che «se avessi conosciuto allora la vera natura di squali, non avrei scritto il libro».
– Lo Squalo è il primo blockbuster del cinema contemporaneo ed è anche il primo film campione d’incassi estivo: prima era impensabile che un film nuovo uscisse in concomitanza con la stagione delle vacanze.
– Ma gli squali sono davvero così pericolosi? Sul sito dell’Università della Florida che monitora gli attacchi di squali all’uomo in tutto il mondo si legge che dei “presunti” 130 episodi di interazione tra uomo e squalo che si sono verificati in tutto il mondo nel 2014, solo 72 sono attacchi “non provocati”, ovvero incidenti in cui lo squalo attacca le persone senza che venga provocato nel suo habitat. Degli altri 58, 33 attacchi sono stati “provocati”, e gli altri sono attacchi a barche e vari incidenti marini. E solo 10 sono stati mortali.
– L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha condotto studi sugli squali e ha scoperto che il 30% delle specie sono sotto minaccia o a rischio estinzione. Il Pew Environment Group lavora per creare santuari per lo squalo, dove non possa essere pescato a Palau, alle Maldive, alle Bahamas e in Honduras. Ogni anno si calcola che vengano uccisi 100 milioni di squali, anche a causa della crescente popolarità culinaria della zuppa di pinne di squalo.
– Uno degli elementi che contribuì al successo del film fu la colonna sonora di John Williams: un motivetto composto dall’alternanza di due sole note, mi e fa.
– Gli effetti speciali costavano troppo: questo spiega perché lo squalo, nella prima ora e venti di film, non si vede mai interamente: i tre squali meccanici del film non funzionavano alla perfezione. Uno si era addirittura inabissato.
Fonte: Focus