It è un romanzo horror scritto da Stephen King e pubblicato nel 1986.
Dal libro sono stati tratti una miniserie televisiva nel 1990 e una trasposizione cinematografica divisa in due parti: It (2017) e It – Capitolo due (2019).
Siamo nell’Ottobre del 1957 quando una misteriosa entità multiforme si risveglia da un letargo di 27 anni e assume la forma del clown Pennywise.
E ovviamente ci troviamo in un luogo infernale, pregno di male e orrore: il Maine.
Traumi infantili, chiusura mentale, violenza occultata dietro una maschera di felicità e bassezze umane fanno da cornice allo scontro tra i “Perdenti” e l’entità maligna.
Ho raccolto qualche curiosità.
– Stephen King ha dichiarato di essersi ispirato alla fiaba norvegese “The Three Billy Goats Gruff” dove tre capre devono attraversare un ponte sotto cui vive un malvagio troll.
– Il romanzo ha richiesto quattro anni per la stesura finale.
– Con le sue 1138 pagine (e quasi 2 kg di peso) “It” è secondo per lunghezza nella produzione di King (come unico volume).
Il primo posto se lo aggiudica “L’ombra dello scorpione” con le sue 1153 pagine.
– Stephen King ha dichiarato che Derry, la città dove è ambientato il romanzo, è la trasposizione di Bangor, dove lui e la moglie hanno vissuto dal 1979.
– Il romanzo è dedicato ai figli dell’autore:
«Dedico questo libro in segno di gratitudine ai miei figli. Mia madre e mia moglie mi hanno insegnato a essere uomo. I miei figli mi hanno insegnato a essere libero.
NAOMI RACHEL KING, a quattordici anni;
JOSEPH HILLSTROM KING, a dodici anni;
OWEN PHILIP KING, a sette anni.
Ragazzi, il romanzesco è la verità dentro la bugia, e la verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste.»
– Il personaggio di It rimanda all’universo di Howard Phillips Lovecraft e ai miti di Cthulhu. In particolare al racconto “Il modello di Pickman”.
L’universo di King, però, è tutto collegato. Così anche It ha diversi riferimenti ad altre opere dello scrittore.
– In una pagina del libro troviamo il cuoco Dick Hallorann (Shining) che, grazie alle sue doti paranormali, riuscirà a salvare alcuni dei suoi amici (tra cui il padre di Mike Hanlon) dall’incendio del Punto Nero.
– Derry e Pennywise appaiono anche in “Le creature del buio”.
– Una delle vittime di Pennywise è una ragazza madre di sedici anni il cui compagno è rinchiuso per rapina a Shawshank, il carcere in cui è ambientato il racconto “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank”.
– I “Pozzi Neri” sono menzionati molte volte nella serie “La torre nera”.
– Lo scioglilingua ripetuto da Bill Danborough “Stanno stretti sette spettri sotto i letti a denti stretti” viene usato anche da Mark Petrie nel romanzo “Le Notti di Salem”.
– Ne “L’acchiappasogni” compare la scritta “PENNYWISE VIVE” sul monumento alla memoria dei bambini uccisi.
– Nel romanzo “Insomnia” ci sono molte analogie tra Pennywise e il Re Sanguinario.
Fonti: Wiki e paroleacolori