FALLOUT 4: I VESTITI NUOVI DI HANCOCK

 

Eccomi con una nuova confessione su Fallout.
Il 4, per essere precisi.

Mi trovavo nei sotterranei di Goodneighbor, un piccolo insediamento nascosto tra i palazzi della città.
Bobbi Senza-Naso mi aveva pagato per rubare merce pregiata dal magazzino del sindaco.

Una volta a destinazione veniamo accerchiate da un manipolo di guardie e dal proprietario del magazzino, nonché sindaco della città: il ghoul John Hancock.

Ora.

Saranno stati i suoi occhietti neri, il tricorno o quella sottile vena da stronzetto ma ISTANTANEAMENTE percepisco una forte affinità con quel personaggio.

Hancock mi dice di sparare in testa alla mia socia in affari dichiarando di essere stufo della vita cittadina.

Detto fatto.

Tradisco Bobbi e riparto verso le terre desolate di Boston insieme al mio nuovo amico.

Dopo qualche missione capisco che oltre quell’ammasso di Mentats e sarcasmo si nasconde un cuore tenero.
C’è sintonia tra noi: lui è brillante, carismatico.
Una battuta tira l’altra e, dopo tante avventure passate insieme e diverse confidenze cedo al suo fascino e iniziamo un flirt.

Finché.

In un baule, perso tra i palazzi, trovo il costume di Grognak il barbaro: un gonnellino di pelliccia che non lascia spazio all’immaginazione.

Mi spoglio e lo provo di fronte a Hancock che mi riempie di complimenti e attenzioni. Un amore.

Poi, presa da un impeto di stupidità, gli chiedo di indossarlo a sua volta.

E in una frazione di secondo è davanti a me, in tutta la sua ghoulitudine.
Mezzo nudo, scheletrico.

Un fazzoletto bagnato con una pelliccia sulle chiappe e poco altro.

Mi sorride, cerca la mia approvazione ma per me è troppo.

Non ero pronta.
Non così.

Un’immagine agghiacciante quella di Hancock avvolto in quelle mutande pelose che, a distanza di anni, non sono ancora riuscita a levarmi dalla testa.

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