Oggi, al MARTEDÌ DELLO XENO, torniamo a parlare di Mass Effect.
Gli Hanar sono una delle poche specie non bipedi della Cittadella.
Ricordano delle meduse: invertebrati bioluminescenti con lunghi tentacoli, per sostenersi hanno bisogno di complessi campi gravitazionali.
Comunicano – grazie all’assistenza di macchine – con scrupolosa precisione ed estrema gentilezza. Sono educati al limite dell’esagerazione.
Non si riferiscono mai a loro stessi parlando alla prima persona singolare, particolare che sarebbe considerato egoistico. Preferiscono invece utilizzare espressioni come “il sottoscritto” o usare la forma impersonale. In ogni caso, anche quando è agitato o arrabbiato, un Hanar continuerà a mantenere una squisita compostezza.
Di solito hanno due nomi, uno “manifesto” e uno “spirituale”. Il primo è viene utilizzato con gli stranieri, il secondo è riservato per amici intimi e familiari.
Gli Hanar sono molto religiosi: molto importante è la “Fioritura del Primo Raccolto”, che dura per tredici giorni e ruota attorno alla celebrazione del dono della parola, la cui provenienza è attribuita agli Illuminati. È un connubio di contemplazione e competizione dove i fedeli si impegnano in dibattiti, duelli di poesia e altre forme d’arte tradizionali del loro pianeta d’origine.