MARTEDÌ DELLO XENO – GLI U.F.O. DI CARS

 

Oggi al MARTEDÌ DELLO XENO degli esseri “motorizzati” dell’universo di Cars.

Gli U.F.O. (così chiamati) sono una specie di astronavi senzienti, tecnologicamente molto più avanzate dei veicoli terrestri, che provengono da un pianeta sconosciuto.
Hanno tutte una verniciatura bianca, occhi neri sul vetro della cabina di pilotaggio ed emettono un tenue bagliore bluastro.

Naturalmente in grado di volare, si possono dividere in due categorie: le Navi Madre e le Navicelle.
Le prime sono molto grosse e ospitano al loro interno degli hangar (con tanto di laboratori dove condurre esperimenti sui soggetti rapiti) in cui vivono e operano le seconde, approssimativamente delle dimensioni di una piccola macchina e con i denti sporgenti.
Quando parlano, inoltre, la loro voce risuona quasi robotica, come distorta elettronicamente.

La prima apparizione di questi alieni risale al 2009, nell’episodio “Cricchetto U.F.O.” della seconda stagione della serie Cars Toons, dove il carro attrezzi Cricchetto incontra uno di quelli piccoli e ci fa amicizia.
Quando però il piccolo viene catturato dalle forze governative e condotto al Parcheggio 51 (un dettaglio che mi ha molto fatto ridere, devo essere sincera), il camioncino si precipita in suo soccorso e con una rocambolesca incursione riesce a liberarlo.
I due vengono poi aiutati nella fuga da un’Astronave Madre, che oltre a loro rapisce il povero Saetta McQueen, che – letteralmente – passava di lì per caso.
Dopo un breve giro nello spazio, infine, due auto vengono lasciate andare e riportate a Radiator Springs.

Da allora, nonostante non siano più comparsi né sul grande né sul piccolo schermo, gli U.F.O. si sono visti più volte in altri prodotti del franchise, soprattutto fumetti e videogiochi.

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