CRONACHE DEL DOPOBOMBA

 

Cronache del dopobomba (Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb) è un romanzo di fantascienza post-atomica di Philip K. Dick.
Fu terminato verso la fine del 1963, ma pubblicato solo due anni più tardi con un titolo che riprendeva il capolavoro kubrickiano: Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba.
Nel 1966, candidato al Premio Nebula.

La storia inizia in quello che per Dick era un mondo futuro (1981), ma non molto diverso dal 1964.
La principale differenza è un esperimento nucleare fallito che ha causato la nascita di numerosi bambini deformi e una missione spaziale americana in procinto di partire per Marte.
I primi tre capitoli descrivono la vita quotidiana dei personaggi ma tutto cambia all’inizio del quarto capitolo.
Di colpo siamo portati, sette anni nel futuro dopo un’apocalisse nucleare che ha devastato l’America.

Ecco i miei appunti:

RELIGIONE UMANA
Tema ricorrente nelle opere di Dick, stavolta spinto in una direzione di “religiosità laica” che non rispetta l’asse umano-divinità, ma piuttosto la parità tra umano-umano.
La religione trova la sua spiritualità in ogni essere vivente della Terra senza bisogno di ricercare spiegazioni nel sacro.
Un punto di vista interessante ma difficile da cogliere a una prima lettura.
Il messaggio è ben nascosto tra le righe.

GLI ULTIMI
Hoppy Harrington è un focomelico privo di braccia e gambe che si sposta su un piccolo veicolo appositamente progettato da lui. Eccellente meccanico, sostiene di poter vedere nell’aldilà.
Dopo il disastro, risorge come un demone dalle viscere di un magazzino sotterraneo: lì sotto ha pianificato e ragionato a lungo, consapevole di dover usare il suo intelletto (e i suoi poteri psi) per poter sopravvivere.
Deriso per le sue menomazioni che lo rendono fragile e vulnerabile cova un’enorme voglia di riscatto che lo porterà a ottenere il controllo della comunità.
Attraverso l’intimidazione e sfruttando i suoi poteri, compensa quelle che sono delle evidenti limitazioni fisiche, alla costante ricerca di affermazione.
Mi ha ricordato il Mulo – divinità/umana “negativa” –

TRA LE STELLE
Walt Dangerfield è l’astronauta scelto per la spedizione su Marte che a causa delle esplosioni atomiche è costretto a ruotare intorno alla Terra intrappolato nella sua navicella.
Si riprende il tema del divino/umano; un personaggio contrapposto al focomelico che letteralmente vive “in cielo”.
Dallo spazio Walt svolge un fondamentale ruolo di smistamento delle informazioni che gli arrivano dalle comunità di superstiti sulla Terra.
Attraverso la radio trasmette musica e legge i classici della letteratura donando un senso di speranza all’intera umanità.
La controparte ”positiva” di Hoppy e immagine ‘’romantica/malinconica’’ della solitudine.

PARANOIA
Altro grande tema raccontato alla perfezione perché vissuto dall’autore stesso.
Dick si trasferisce nella zona rurale di Point Reyes, a nord di San Francisco che è, a tutti gli effetti, l’ambientazione di diverse opere (tra cui proprio Cronache del dopobomba).
Ritroviamo nel libro le sensazioni vissute dello scrittore, leggiamo la percezione che ha del mondo.
Ma non è semplice vederne tutte le sfumature, capire la grande palette di colori che compone non solo il romanzo ma anche la complessità della psiche umana.

Leave a Reply

Close