L’altra volta abbiamo analizzato il mestiere del ghostwriter, oggi vi parlo della mia seconda occupazione: l’editor.
In modo easy e semplice.
Per tutto marzo – una volta a settimana – proverò a spiegarvi la professione e dipanare tutti i dubbi legati a quest’attività. Come sempre, non scrivo verità assolute ma solo il mio metodo e i pensieri derivati dalla mia esperienza.
Dunque, l’editor è una professionista che interviene sul testo di un autore per migliorarne la forma e la struttura. Non si tratta solo di sistemare punteggiatura, sintassi e tempi verbali, l’editor verifica la tenuta narrativa della storia, la coerenza dei personaggi e individua le cadute narrative.
La maggior parte degli scritti necessita di un editing professionale.
Far leggere la propria opera a parenti e amici va bene, ma bisogna anche confrontarsi con il mondo esterno. È un po’ il “momento della verità”, dove ti viene detto chiaramente cosa non funziona nel tuo testo.
Allora, quando dovresti rivolgerti a un editor?
– Prima di proporti a una casa editrice. Lo scritto verrà rivisto – perché ogni casa editrice ha le proprie norme redazionali – ma presentare un testo già pulito e ben scritto è sempre cosa gradita.
– Prima di auto-pubblicarti: il self publishing necessita di molta cura nella forma e nel contenuto.
– Quando vuoi migliorare la tua scrittura indipendentemente da un’eventuale pubblicazione: l’editing è anche una scuola.