LIVE – IL PROTOCOLLO SCILLA – INTERVISTA A FULVIO GATTI

Chiacchierata preserale in compagnia di Fulvio Gatti, che torna su questi schermi per presentarci il suo nuovo romanzo “Il Protocollo Scilla”, finalista al Premio Urania 2021.

Oltre che dell’opera in sé, abbiamo parlato anche di fantascienza e ucronia, concentrandoci in particolar modo sulla fantapolitica.

Musica di sottofondo: Benjamin Tissot (Bensound) – New Dawn
https://www.bensound.com/

DUST

 

Dust è un universo narrativo retrofuturistico, più precisamente dieselpunk, creato nel 2007 dal disegnatore nostrano Paolo Parente.

Si è sviluppato in diversi media, tra cui fumetti, giochi da tavolo, giochi di ruolo e quella che probabilmente è la sua incarnazione più famosa: il wargame tridimensionale, scritto assieme al game designer Olivier Zamfirescu.
Dust 1947, titolo dell’attuale edizione del gioco, si distingue da altri wargame affini (ad esempio Warhammer 40.000) per le meccaniche semplici ed intuitive. E nei suoi quasi undici anni di vita, nonostante una storia di distribuzione un po’ travagliata, si è creato una buona nicchia di appassionati in tutto il mondo.

L’ambientazione presenta un universo alternativo in cui la scoperta del VK (Vrill-Kultur), un minerale di origine aliena, ha modificato gli equilibri di potere nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1938 una astronave aliena si schianta in Antartide. Un paio d’anni dopo i resti vengono recuperati e trasportati Germania, dove gli scienziati nazisti, estorcendo informazioni all’unico alieno sopravvissuto all’impatto, ne retroingegnerizzano la tecnologia e per primi iniziano ad applicare le incredibili proprietà del VK in campo bellico.
Sui campi di battaglia cominciano così a comparire dei camminatori da guerra equipaggiati con armi tecnologicamente avanzate e, mentre gli altri stati cercano di rimanere al passo trafugando segreti e sviluppando camminatori propri, ben presto tutte le forze coinvolte nel conflitto capiscono che la chiave per la vittoria è solo una: il controllo del prezioso minerale.

Nel presente dell’ambientazione, il 1947, il mondo è diviso in tre macro-fazioni in costante conflitto tra di loro:

– L’Asse, composto da Germania, Italia e Giappone. Un regime totalitario che persegue il sogno di un mondo in pace sotto il loro controllo.

– L’Alleanza, composta dagli Stati Uniti, dagli stati del Commonwealth Britannico e dall’Impero Coloniale Francese. Strenui difensori della democrazia.

– L’Unione Sino-Sovietica, formata da USSR e Cina. Unite sotto la bandiera comunista, decise a imporre il loro modo di vivere al resto del pianeta.

Ciò che gli esseri umani in gran parte ignorano, però, è di essere solo una piccola, piccolissima, variabile nell’ancestrale scontro tra due razze aliene: i Grandi Antichi (si, proprio quelli della mitologia Lovecraftiana), esseri alieni così avanzati da essere considerati divinità dai popoli inferiori, che riducono in schiavitù, e la Confederazione Vrill, ai quali apparteneva l’astronave schiantatasi sulla Terra.

Ma forse, per quanto piccola, la razza umana sta per dimostrarsi una variabile importante nella storia.

Tra l’altro ho appena scoperto che il regolamento di gioco, in italiano, è gratuito e scaricabile dal sito del distributore italiano.
Lo lascio qua sotto per chi fosse interessato:
https://ammodrop.eu/download/

V PER VENDETTA

 

V per Vendetta è un film del 2005 diretto da James McTeigue. Il film è tratto dal romanzo a fumetti “V for Vendetta”, scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd, prodotto e adattato per il grande schermo da Andy e Larry Wachowski.
La storia è ambientata in un Regno Unito distopico, divenuto una società totalitaria governata da un regime repressivo simile a quello del romanzo 1984 di George Orwell, guidato dall’Alto Cancelliere Adam Sutler.
Vi si oppone un misterioso individuo, V, un rivoluzionario con il volto coperto da una maschera di Guy Fawkes.

Qua sotto qualche curiosità:

NUOVO TAGLIO
Natalie Portman ha raccontato che rasarsi a zero era una cosa che sognava di fare da anni.

SECURITY
Per girare la scena dell’esplosione, nei pressi della Houses of Parliament di Londra, non fu affatto facile.
La produzione ottenne il permesso di girare solo tra la mezzanotte e le 4:30 del mattino e potevano bloccare il traffico nei paraggi soltanto per quattro minuti alla volta.
Per la parte con i due carri armati, la sicurezza fu massima: i mezzi erano veri e ogni notte, prima di trasportarli per le riprese, ogni carro veniva ispezionato dal personale di sicurezza del governo per assicurarsi che gli armamenti non funzionassero e non fossero stati alterati in alcun modo.

HUGO WEAVING
L’attore era già noto alle sorelle Wachowski per l’intepretazione dell’agente Smith nella trilogia di Matrix.
Il ruolo di V, tuttavia, non fu da subito suo: il primo attore che interpretò il personaggio fu James Purefoy, che abbandonò il set dopo quattro settimane perché aveva difficoltà nel recitare con la maschera.
In quanto produttrici le Wachowski suggerirono l’attore come rimpiazzo: dopo aver tentato di registrare la sua performance con dei normali microfoni o con un microfono posto all’interno della maschera, si optò per il ridoppiaggio.
Hugo Weaving recitò sul set e poi in post-produzione andò a doppiare la totalità delle battute di V (anche nelle scene in cui sotto la maschera al posto suo c’era James Purefoy).

FUOCO
Per la scena in cui V emerge da Larkhill venne coinvolto Chad Stahelski, già stunt di Keanu Reeves in Matrix e futuro regista della saga di John Wick.
Stahelski ha attraversato il fuoco indossando solo uno speciale gel resistente e un perizoma.
La sua temperatura corporea doveva essere abbassata prima di girare la scena e “fortunatamente” la notte delle riprese c’erano appena tre gradi sotto lo zero.

CHE PAZIENZA
Per formare il domino vennero usate 22.000 tesserine e oltre 200 ore di lavoro.

COMPLOTTO
Poco prima che arrivi l’armata di V, si vede il Big Ben che sta per segnare le 11:05.
Le lancette dell’orologio formano la lettera V, ma non c’è solo quel dettaglio:

– Novembre è l’undicesimo mese dell’anno, quindi secondo la maniera statunitense di scrivere le date, 11:05 sta per 5 Novembre.
– Quando V si presenta a Evey per la prima volta dice 55 volte la lettera V (nel discorso in lingua originale).
– 5 in numeri romani si scrive V.
– Guardando con attenzione la lettera V è dappertutto: sui muri, per terra, formata da cose e persone; regista, sceneggiatori e scenografi si sono divertiti a disseminarla lungo tutta la pellicola.
– Anche il nome della co-protagonista nasconde un ennesimo gioco di parole. Il personaggio di Natalie Portman si chiama Evey. Quando la conosce per la prima volta, V le dice subito che “non gioca a dadi e non crede alle coincidenze”: questo perché il nome di Evey è creato apposta per avere ancora dei riferimenti alla lettera V:
E – è la quinta lettera dell’alfabeto, e abbiamo visto che in numeri romani equivale a V
V – simboleggia il numero 5
E – vedi sopra
Y – la venticinquesima lettera dell’alfabeto: 25 (cinque per cinque)

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