“Arrival” è un film di fantascienza del 2016 diretto da Denis Villeneuve.
Basato sul racconto “Storia della tua vita” di Ted Chiang, ho sempre apprezzato la “pacatezza” con cui vengono raccontati i fatti.
Niente esplosioni o grandi manovre di combattimento: la trama si concentra più sullo studio xeno-linguistico.
Alcune misteriose astronavi aliene arrivano sulla Terra e una linguista viene contattata dall’esercito per determinare se gli extraterrestri hanno intenzioni pacifiche o se rappresentano invece una minaccia per l’umanità.
Qualche curiosità:
– Il titolo originale del film avrebbe dovuto essere “The Story of Your Life”, come il titolo del romanzo da cui è tratto.
– Il linguaggio grafico alieno che si vede nel film è stato inventato da Denis Villeneuve ed Eric Heisserer, rispettivamente regista e sceneggiatore del film, ed è un vero e proprio linguaggio, perfettamente funzionale.
– Ted Chiang ha approvato il risultato finale e ha commentato che, secondo lui, il fatto che “Arrival” sia contemporaneamente un buon film e un buon adattamento è un vero “miracolo”.
– L’aneddoto sul canguro: vedendo per la prima volta un canguro gli esploratori europei in Australia chiesero agli abitanti del luogo come si chiamasse l’insolito animale e questi risposero quello che Tom Cook capì come “kanguroo” (in Guugu Yimithirr attuale “gangurru”).
Si tratta di un (falso) mito. In realtà, il termine aborigeno per definire i canguri è proprio “gangurru”.
– La forma delle astronavi ricorda quella di un guscio d’uovo; per questo vengono chiamate “gusci” dall’esercito americano. L’idea è partita da Denis Villeneuve, che si è ispirato ad un corpo celeste, un asteroide che ruota attorno al sistema solare chiamato “Asteroide 15”. Il regista ha voluto inserire degli elementi e riferimenti reali alla fisica e all’astrofisica in modo da rendere tutto il film più vicino alla realtà. Questo simbolo, inoltre, rappresenta la vita, la rinascita, proprio come il comune uovo. In Arrival il “guscio” contiene una fonte di sapere e un nuovo modo di concepire il tempo e la vita stessa.
– Quella di “Arrival” è la terza collaborazione tra Denis Villeneuve e il compositore Jóhann Jóhannsson che ha cominciato a comporre la colonna sonora prima delle riprese per aiutare gli interpreti a immedesimarsi nell’atmosfera.
– La teoria di “Sapir-Whorf” è una dottrina linguista che sostiene che lo sviluppo cognitivo di una persona è influenzata dalla lingua che parla. Questa teoria è alla base di tutto il film.
Bellissimo film,ma lo sai che il falso aneddoto sul canguro ha una controparte storica? L’origine del termine Yucatàn,secondo Frate Tolibio di Benaventa,dovrebbe rifarsi alla risposta che diedero gli indios alle domande degli europei sul nome di quella terra, “tectetán”, ovvero “non ti capisco”. Alcuni però ritengono che fosse una storia inventata da Cortéz per screditare Velázquez.
Ps:sono Luigi di Youtube. Non so cosa abbiate fatto al sito,ma sembra aver funzionato,grazie.