RoboCop è un film del 1987 diretto da Paul Verhoeven, con protagonista Peter Weller.
Ambientata in un prossimo futuro distopico e violento.
Molto violento.
Nel 2014 è uscita la versione “Unrated Director’s Cut” in DVD e Blu-Ray contenente il film originale con le scene più crude.
Ho raccolto qualche curiosità:
– La musica usata per il trailer cinematografico era quella di Terminator: entrambi i film sono prodotti dalla Orion.
– In fase di pre-produzione si pensò di far interpretare RoboCop ad Arnold Schwarzenegger ma la sua stazza non era facile da infilare in una corazza.
Alla fine si scelse Peter Weller, dalla corporatura più esile e, secondo Verhoeven, dotato della parte inferiore del volto giusta.
– Il regista fece indossare a Kurtwood Smith occhiali con montatura a giorno per dargli un’immagine simile a quella del nazista Heinrich Himmler.
– La CPU di RoboCop gira su MS-DOS, come possiamo notare da quel “command.com”.
– Sei tra i protagonisti di RoboCop sono apparsi in film o telefilm di Star Trek: Peter Weller in Enterprise, Ronny Cox (Dick Jones) in Star Trek: The Next Generation, Kurtwood Smith (Clarence Boddicker) in Rotta verso l’ignoto, Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, Ray Wise (Leon Nash) in Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Voyager, Miguel Ferrer (Bob Morton) in Star Trek III – Alla ricerca di Spock, Robert DoQui (sergente Warren Reed), infine, era Doggra in Star Trek: Deep Space Nine.
– La scena del sindaco e dei membri della giunta tenuti in ostaggio ricalcava un celebre fatto di cronaca di nove anni prima, quando un ex consigliere comunale della città di San Francisco, Dan White, licenziatosi per il salario molto basso e vistosi rifiutare in seguito la sua richiesta di essere riassunto, uccise il sindaco Moscone (cui è dedicato oggi il Moscone Center di San Francisco) e il consigliere Harvey.
Nel film il rapitore sta mangiando dei Twinkies perché la difesa di Dan White cercò di dimostrare, durante il processo, come il passaggio da un’alimentazione sana al junk-food avesse influito sul comportamento dell’uomo. Da allora, ogni volta che in mancanza di meglio un avvocato americano tira fuori una teoria campata per aria per difendere il proprio assistito, si parla di “Twinkie Defense”.
– La pistola che RoboCop fa roteare come Clint Eastwood è una Beretta M93R modificata per dotarla di una canna notevolmente più lunga.
– Il cassiere della stazione di servizio porta gli occhiali e legge un libro di geometria: è un omaggio di Verhoeven a se stesso in quanto ex studente di matematica in Olanda.
– Il film ha fruito di due sequel, un remake, una serie tv live-action, due serie tv d’animazione, 6 videogames e 4 serie a fumetti.
– Peter Weller non riusciva ad entrare nell’auto della polizia a causa del costume troppo ingombrante. La maggior parte delle riprese lo mostrano che sta uscendo dalla macchina o si prepara ad entrarvi.
Il costume, inoltre, era così caldo e pesante che si è deciso di installare un condizionatore d’aria all’interno di esso.
– Paul Verhoeven e l’esperto di effetti speciali Rob Bottin si sono scontrati ripetutamente prima e durante le riprese sul design e il make-up del personaggio RoboCop. La scena che creò più discussioni fu quella in cui Murphy si toglie il casco. Bottin voleva che venisse girata in penombra, temendo che la luce diretta avrebbe rivelato troppo degli effetti di make-up. Verhoeven voleva che venisse girata nel modo più luminoso possibile, affermando che il direttore della fotografia Jost Vacano avrebbe sopperito ad eventuali problemi. Verhoeven la girò a modo suo e Bottin rifiutò di parlargli ulteriormente per il resto della produzione. Tuttavia alla prima del film entrambi erano così impressionati dal risultato della scena che si perdonarono all’istante. Bottin, che aveva persino promesso di non lavorare più con il regista, accettò con entusiasmo l’offerta al successivo progetto: Atto di forza (1990).
– Poiché le mani del costume di RoboCop erano in gommapiuma, le chiavi dell’auto continuavano a rimbalzare dalla mano di Peter Weller ogni volta che tentava di prenderle al volo. La produzione ha realizzato 50 ciak e speso un giorno intero prima di ottenere la ripresa giusta.
– Lo sceneggiatore Edward Neumeier si avvicinò all’idea per RoboCop dopo aver visitato il set di Blade Runner (1982).
– Nel negozio di liquori oltre ad Iron Man (1966) è visibile anche il fumetto “ROM” della Marvel la cui trama coinvolge un eroe che sacrifica il suo corpo umano trasferendo la sua mente in un robot per salvare il suo popolo.
– Le tre prime direttive di RoboCop («Ordine pubblico totale», «Proteggere gli innocenti», «Far rispettare la legge») ricordano le tre leggi della robotica di Isaac Asimov.
– L’ingresso dell’edificio della OCP nel film è in realtà l’ingresso anteriore del municipio di Dallas.