Stamattina mi sono ricordata di “Freejack – In fuga nel futuro”.
Film del 1992, è ispirato al romanzo “Immortality”, di Robert Sheckley.
La trama mi è sempre piaciuta.
Siamo nel 1991 quando Alex si schianta in auto. Il suo corpo, però, svanisce nel nulla qualche secondo prima dell’impatto, rapito da una squadra di uomini del futuro, che lo trasportano nel lontano 2009.
Ci ritroviamo quindi in una New York non troppo distopica e dominata dal crimine, in cui gli abitanti sono alle prese con miseria e inquinamento.
Alex riesce a scappare dai suoi inseguitori e scopre di essere un “freejack”, cioè un corpo catturato nel passato con lo scopo di diventare un nuovo “contenitore” per le menti di ricchi potenti alla costante ricerca dell’immortalità.
Ecco, per onestà devo dire che la versione originale ebbe un esito disastroso durante la visione di prova.
Talmente pessima che il produttore fu costretto a rigirare circa il 40% del film.
E, comunque, non riscosse molto successo.
Il vero punto di forza è il cast: Anthony Hopkins, Jonathan Banks, Rene Russo e un inaspettato Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, nel ruolo di un cacciatore di corpi.