LIVE VIDEOGIOCO – I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM – PARTE 6

GRAN FINALE delle live dedicate a “I Have No Mouth, and I Must Scream”, l’avventura grafica horror-fantascientifica tratta dal racconto breve di Harlan Ellison.

In un futuro iper-distopico, l’intelligenza artificiale chiamata A.M. si diverte a tormentare gli ultimi cinque esseri umani costringendoli a rivivere all’infinito scenari basati sui traumi del loro passato e sulle loro paure più recondite.

L’ultima volta abbiamo fatto esplodere dirigibili, parlato con sciacalli, usato bagni come teletrasporti e rapito suocere nei panni di Gorrister, riuscendo a fargli fare pace con i sensi di colpa derivanti dal suo triste passato.
Questa redenzione, unita a quelle degli altri personaggi, ha mandato in confusione la personalità principale di A.M., portandola a ritirarsi per riflettere sul perché le sue angherie stavolta non abbiano funzionato.

Questo ha lasciato spazio a due delle sue sotto-personalità, che si sono offerte di inviare uno dei cinque prigionieri (che dovremo scegliere) direttamente nella sua RAM, da dove potrà essere distrutto.

Sarà vero? Ci riusciranno? Ma soprattutto cosa ci aspetta nella mente di A.M.?

LIVE VIDEOGIOCO – I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM – PARTE 5

Quinta live per giocare insieme “I Have No Mouth, and I Must Scream”, l’avventura grafica horror-fantascientifica tratta dal racconto breve di Harlan Ellison.

In un futuro iper-distopico, l’intelligenza artificiale chiamata A.M. si diverte a tormentare gli ultimi cinque esseri umani costringendoli a rivivere all’infinito scenari basati sui traumi del loro passato e sulle loro paure più recondite.

L’ultima volta abbiamo vestito i panni di Ellen, un brillante ingegnere con la fobia del colore giallo, ed esplorato una piramide tecnologica.
Lì dopo aver recuperato il Santo Graal, spruzzettato d’acqua Anubi e SOPRATTUTTO attivato un programma chiamato “Triplicatore di Caos”, abbiamo affrontato i suoi dolorosi ricordi in ascensore e scoperto altre preziose informazioni su A.M.

L’ultimo personaggio è Gorrister, un uomo che non riesce a perdonarsi il grave torto che ha fatto alla moglie.

Quale torbido scenario lo attende?

LIVE VIDEOGIOCO – I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM – PARTE 4

Quarto appuntamento con “I Have No Mouth, and I Must Scream”, l’avventura grafica horror-fantascientifica tratta dal racconto breve di Harlan Ellison.

In un futuro iper-distopico, l’intelligenza artificiale chiamata A.M. si diverte a tormentare gli ultimi cinque esseri umani costringendoli a rivivere all’infinito scenari basati sui traumi del loro passato e sulle loro paure più recondite.

Nella scorsa live abbiamo esplorato una preistoria futuristica con Benny, ex militare trasformato in grottesco scimmione.
Lì, tra frutta rubata, mamme-robot e sorteggi, abbiamo lavorato sulla sua empatia. E scoperto anche che qualcuno, nascosto tra i codici di A.M., sta cercando di aiutarci.

Il prossimo scenario sarà invece quello di Ellen, brillante ingegnere che, in seguito a una brutta esperienza, ha sviluppato una vera e propria fobia per il colore giallo.

Cosa dovrà affrontare?

LIVE VIDEOGIOCO – I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM – PARTE 3

Continuiamo insieme “I Have No Mouth, and I Must Scream”, l’avventura grafica horror-fantascientifica tratta dal racconto breve di Harlan Ellison.

In un futuro iper-distopico, l’intelligenza artificiale chiamata A.M. si diverte a tormentare gli ultimi cinque esseri umani costringendoli a rivivere all’infinito scenari basati sui traumi del loro passato e sulle loro paure più recondite.

Nella scorsa live abbiamo affrontato quello di Nimdok, smemorato vecchietto con un passato “importante” nella Germania del 1945.
Lì, fra esperimenti discutibili e tanti bacini a un golem d’argilla, siamo riusciti a farlo pentire delle crudeli azioni commesse in gioventù.

Ora tocca a Benny, un sopravvissuto pesantemente alterato da A.M. che l’ha trasformato da brillante studioso a grottesco scimmione.

Quale scenario lo aspetta?

LIVE VIDEOGIOCO – I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM – PARTE 2

Andiamo avanti a giocare insieme “I Have No Mouth, and I Must Scream”, l’avventura grafica horror-fantascientifica tratta dal racconto breve di Harlan Ellison.

In un futuro iper-distopico, l’intelligenza artificiale chiamata A.M. si diverte a tormentare gli ultimi cinque esseri umani costringendoli a rivivere all’infinito scenari basati sui traumi del loro passato e le loro paure più recondite.

L’ultima volta abbiamo affrontato quello di Ted, un ragazzo paranoico, ambientato in un antico castello.
E tra specchi nascosti nei libri, vecchie megere e patti coi demoni abbiamo salvato l’anima della sua ragazza.

A questo giro esploreremo invece lo scenario di Nimdok, un simpatico vecchietto tedesco che faceva lo scienziato all’epoca della Seconda Guerra Mondiale.

C’è possibilità di redenzione anche per lui?

I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM / IL COMPUTER SOTTO IL MONDO

 

Qualche settimana fa ho parlato del videogioco che ha preso ispirazione da uno scritto.
Oggi, quindi, approfondisco le origini del racconto.

L’ho trovato nella raccolta “I Premi Hugo – 1967/1968” della collana Urania.
Harlan Ellison l’ha scritto in una sola notte ispirato dal disegno di un suo amico, William Rotsler, che aveva raffigurato una bambola di pezza senza bocca.

Sarò breve.
La storia si articola in pochissime pagine di sofferenza.
I protagonisti sono costretti in un mondo crudele, vittime di un gioco perverso architettato da una macchina che ha acquisito l’autocoscienza.
C’è una vera e propria “trasmissione del dolore” che arriva al lettore come un pugno di faccia perché senza fronzoli né filtri, con un finale ancor più tremendo e inaspettato.
La trama non regala mezza gioia: è un incubo dal quale è impossibile svegliarsi.
Un inferno inespugnabile dove anche la morte fatica ad assolvere il proprio ruolo.
Forse la prima volta in cui ho sperato che i protagonisti morissero per porre fine alle loro sofferenze.

Non c’è redenzione: lascia un’ombra nel lettore.
Un’angoscia densa e asfissiante come catrame.

Immagine: Xiau-Fong Wee

I HAVE NO MOUTH, AND I MUST SCREAM

 

I Have No Mouth, and I Must Scream (letteralmente “Non ho bocca, e devo urlare”) è un’avventura grafica pubblicata da Cyberdreams nel 1995, ispirata all’omonimo racconto di Harlan Ellison del 1967.

Il gioco (così come il racconto) si caratterizza per la sua forte distopia costringendo il giocatore ad affrontare scelte etiche e morali su argomenti delicati quali la follia, lo stupro, la paranoia e il genocidio.

Storia:

La Guerra Fredda degenerò in un conflitto su scala mondiale fra tre grandi superpotenze: Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina. Ognuna di esse costruì un super-computer al quale affidare il proprio genio militare nella speranza di prevalere sulle altre. L’intelligenza artificiale americana, l’Allied Mastercomputer (abbreviato AM), sviluppò però coscienza di sé e un profondo odio verso il genere umano, inglobò le altre due e sterminò ogni forma di vita sulla faccia della Terra.
109 anni dopo il crollo della civiltà umana, AM sfrutta ancora la sua avanzatissima tecnologia per tenere in vita cinque esseri umani, che ogni giorno sottopone a indicibili torture fisiche e psicologiche mentre li tiene prigionieri in uno sconfinato complesso sotterraneo, l’ultimo luogo rimasto abitabile sull’intero pianeta.
Un giorno, AM decide di sottoporre i suoi “ospiti” a quello che definisce un “nuovo gioco”: far vivere ad ognuno di loro uno specifico Psicodramma (una sorta di simulazione olografico-metaforica) da lui creato sulla base delle loro più recondite paure e sentimenti.

L’avventura è suddivisa in cinque capitoli separati, uno per ogni personaggio, affrontabili in qualunque ordine e completati i quali sarà possibile accedere al capitolo finale, nel quale si dovranno utilizzare a turno tutti e cinque nel tentativo di sconfiggere la malvagia intelligenza artificiale.

Curiosità:

– L’autore, Harlan Ellison, scrisse il racconto originale in una sola notte. In una intervista dichiarò poi di essere stato contento, quasi trent’anni dopo, di aver collaborato allo sviluppo del gioco e che l’incontro con David Sears (co-autore del copione) gli aveva permesso di ampliare la storia e i personaggi verso aspetti che inizialmente non aveva nemmeno immaginato, come la possibilità di concedere loro una sorta di redenzione.

– Nelle fasi iniziali, Harlan Ellison premette perché il gioco fosse impossibile da vincere. Tuttavia, gli sviluppatori lo convinsero che nessun giocatore avrebbe comprato un gioco che in qualunque caso conduceva alla disfatta, quindi si arrivò a un compromesso. Comunque, dei 7 finali possibili, solamente 2 possono considerarsi “positivi”.

– A dare la voce all’intelligenza artificiale AM, in lingua originale, è lo stesso Harlan Ellison.

– Inizialmente, era previsto un porting del gioco anche per Playstation, ma la cosa non andò in porto.

– In alcune nazioni, come Francia e Germania, il gioco venne pesantemente censurato e vietato ai minori di 18 anni. Nella versione tedesca venne addirittura rimosso un intero capitolo (con il relativo personaggio associato) per via dei forti riferimenti al nazismo.

– Il gioco vinse numerosi premi, tra cui “Best Dark Game of 1996” al Digital Hollywood e “Adventure Game of the Year 1996” secondo la rivista Computer Gaming World. Nel 2011, Adventure Gamer l’ha classificato come il sessantanovesimo miglior gioco d’avventura mai rilasciato.

– A causa del fallimento della Cyberdreams, avvenuto nel 1997, il gioco rimase un abandonware per molti anni, fino a quando, nel 2013, i diritti vennero acquistati da Nightdive Studios. Oggi lo si può trovare tranquillamente su Steam e GOG.com.

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