FONDAZIONE E IMPERO

 

Fondazione e Impero è un romanzo di fantascienza di Isaac Asimov del 1945, il secondo volume della Trilogia della Fondazione.
Il Mulo (The Mule), seconda parte del romanzo, ha vinto nel 1996 il premio retro Hugo per il miglior romanzo.
Credo che le vicende del “Mulo” siano le mie preferite, in assoluto.
Mi sono resa conto di aver raccolto appunti che riguardavano solo quel personaggio, l’uomo che ha portato il caos nell’ordine istituito dalla Fondazione.

Quindi, ecco l’unico punto che toccherò:

IL MUTANTE
“Ormai avevo sopportato per più di ventidue anni, ora toccava a me. Sareste stati voi adesso a dovermi sopportare.”
“Il Mulo” sta minacciando la quiete della Fondazione, ora ricca e prospera.
Ma che importanza può avere un solo uomo contro un’organizzazione così potente?
Eppure la sua fama cresce.
Si è parlato molto, nei libri precedenti, del piano Hari Seldon.
E ora ci troviamo davanti a un altro punto di svolta: l’ennesima Crisi da scongiurare.
Hari compare come ologramma, imperturbabile, mentre una folla di scienziati lo ascolta pendendo dalle sue labbra.
Per loro statistica e matematica guidano il destino della galassia.
Ma succede qualcosa d’insolito: per la prima volta Hari sbaglia previsione e le cose non vanno secondo i piani.
Immaginatevi la Fondazione spiazzata e confusa.
Padroni della tecnologia e grandi menti in preda al panico.
La strada si è interrotta all’improvviso e, per la prima volta, sono soli, senza una guida.
La storia del ”Mulo” non è solo emozionante per il modo (laterale) in cui viene narrata ma anche per il contesto dentro la quale è ambientata.
In una trama che narra di grandi numeri, dove tutto è così immenso e magnifico da risultare difficile da immaginare, scopriamo che anche la più piccola variabile può modificare il corso degli eventi.
Un antagonista consapevole, intelligente e determinato.
“Il Mulo” è il personaggio che aspettavo.

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